I siti porno potrebbero diventare lentissimi, allarme!

I siti porno più famosi si accodano alla protesta in favore di una rete neutrale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

PornHub e RedTube il 10 settembre andranno lentissimi. Anzi faranno finta, per partecipare alla giornata "Internet Slowdown Day", indetta per sensibilizzare il pubblico sul tema della neutralità della Rete. Parteciperanno anche Reddit, Mozilla, Etsy e altri.

L'obiettivo è fermare le proposte che permetterebbero agli operatori di creare una Internet ad (almeno) due velocità, dove avremmo servizi di prima classe e tutto il resto. Più in concreto, s'ipotizza la creazione di "corsie veloci" per i partner selezionati (paganti) degli stessi ISP. Il timore è che per tutti gli altri la banda disponibile si riduca a livelli inaccettabili.

Per esempio, potrebbe accadere che l'ISP (Internet Service Provider) fornisca piena banda allo streaming di Mediaset perché ha un accordo, o alle videoconferenze di GoTo Meeting. Questa scelta andrebbe a penalizzare tutti gli altri attori, che facciano streaming video o altro. O ancora immaginiamo che in una certa zona alle 21.00 tutta la banda sia dedicata a Netflix (o Sky, o Xbox Video), e a tutti gli altri non restino che le briciole.  

Gli amanti dei siti porno non devono però preoccuparsi: il 10 settembre sarà visibile solo l'icona del "caricamento infinito", ma a parte questo PornHub e RedTube funzioneranno come sempre, e lo stesso accadrà con gli altri siti che partecipano. L'idea è di far capire alla gente cosa potrebbe succedere.

L'iniziativa risponde al nome di Battleforthenet di fightforthefuture.org, e per il momento sarà limitata a messaggi che l'utente potrà chiudere. "Speriamo di raggiungere circa 50 milioni di persone il 10 settembre", ha dichiarato un portavoce di PornHub - dando anche un'idea delle dimensioni del sito.

Il movimento finora ha ottenuto risultati piuttosto interessanti, arrivando persino a bloccare il sito della FCC – l'autorità statunitense che sta raccogliendo i pareri del pubblico – grazie anche alla partecipazione di alcuni personaggi famosi.

Anche altri grandi nomi del mondo hi-tech si sono dichiarati contrari alla proposta delle "linee veloci": Google, Facebook, Netflix si sono tutti dichiarate in favore di una Rete neutrale, senza tuttavia accodarsi all'iniziativa di Fightforhtefuture. Ma alcuni hanno una posizione ambigua.

Google ad esempio desta malumore per la sua affiliazione con l'ALEC (American Legislative Exchange Council), un gruppo apertamente in favore della controversa proposta. Molte persone hanno chiesto esplicitamente all'azienda di abbandonare l'ALEC, come hanno già fatto altri - l'esempio più notevole è quello di Microsoft. 

Molti lettori, infine, probabilmente sentono di poter dire che per loro quella di Internet rallentata è un'esperienza quotidiana. Le nostre reti in effetti lasciano parecchio a desiderare, ma se davvero PornHub e simili dovessero smettere di funzionare qualcuno potrebbe persino accorgersi che qualcosa non va.