IBM mette i motori a OpenOffice

BigBlue ha deciso di aderire al progetto OpenOffice.org condividendo tecnici e tecnologie

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a cura di Dario D'Elia

IBM ha confermato la sua intenzione di entrare a far parte del progetto OpenOffice.org. Il formato OpenDocument (ODF), quindi, è destinato a rinvigorire la sfida con Microsoft Office - almeno in ambiente business. La prima iniziativa firmata BigBlue, infatti, sarà quella di rilasciare il codice sorgente della nota suite Lotus Notes. Sarà inoltre condivisa la tecnologia iAccessible2, per migliorare l'accessibilità di ODF.

IBM ha ufficializzato anche il coinvolgimento di almeno 30 programmatori della sua sede cinese per implementare nuove funzioni e lavorare sull'ottimizzazione complessiva. Gli esperti, a questo punto, sono curiosi di sapere quali saranno i primi effetti dell'accordo su Lotus Smart Suite, la raccolta di applicazioni per ufficio di IBM già convertita alla dimensione Open Document.

"IBM è un'azienda credibile e certamente eliminerà ogni incertezza che si è create su OpenOffice", ha dichiarato Rob Enderle, analista senior di Enderle Group. "Siamo fortemente convinti che vi siano le condizioni di mercato e le tecnologie capaci di rompere l'egemonia di Microsoft Office", ha sottolineato Doug Heintzman, direttore della strategia per IBM.