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a cura di Manolo De Agostini

IBM presenta il microprocessore dual-core POWER6, che raddoppia la velocità della precedente generazione POWER5 - da 3,5 a 4.7 GHz - utilizzando la stessa quantità di energia elettrica. Ciò significa che il nuovo processore consente di aumentare le prestazioni del 100 per cento e dimezza il consumo elettrico, affidandosi tra le altre cose alla tecnologia produttiva a 65 nanometri.

IBM dipinge il POWER6 come "il primo microprocessore in grado di calcolare via hardware l'aritmetica in virgola mobile. Finora i calcoli riguardanti i numeri con punti decimali (virgola mobile) venivano eseguiti utilizzando il software. La capacità di virgola mobile incorporata offre un enorme vantaggio alle aziende che gestiscono programmi fiscali, finanziari ed ERP complessi".

IBM sottolinea inoltre nel suo comunicato:

I ricercatori IBM hanno individuato per primi un metodo per aumentare le prestazioni del chip mantenendo fisso il numero di stadi di pipeline ( i segmenti di operazioni che devono essere completati in un singolo ciclo di clock ) ma velocizzando ogni stadio. Si elimina così il lavoro superfluo e e si svolge una maggiore quantità di lavoro in parallelo. Di conseguenza, i tempi di esecuzione vengono dimezzati e il consumo energetico si riduce.

La scelta di alimentare separatamente i circuiti che non possono lavorare a bassa tensione ha consentito a IBM di ridurre drasticamente l'alimentazione per il resto del chip.

Possibilità di agire su tensione e frequenza, in modo di abbassare il consumo di elettricità del chip fino al 50 per cento, con un minimo impatto sulle prestazioni.

Un nuovo metodo di progettazione che consente al POWER6 di lavorare a bassa tensione, in tal modo lo stesso chip può essere utilizzato in ambienti blade a bassa potenza così come in grandi macchine di multiprocessing simmetrico ad alte prestazioni. Il chip ha larghezza di banda configurabile, quindi permette ai clienti di scegliere prestazioni massime o costi minimi.

Il POWER6 introduce nuove altre tecniche per conservare la potenza e ridurre il calore generato dai server. I clock del processore possono essere spenti dinamicamente quando non servono e riaccesi quando devono essere eseguite le istruzioni.

Il risparmio si realizza anche quando la memoria non è pienamente utilizzata, poiché l'alimentazione alle parti delle memoria non utilizzate viene dinamicamente spenta e riaccesa quando è necessario. Nei casi in cui si rilevi una condizione di surriscaldamento, il POWER6 può ridurre la velocità di esecuzione delle istruzioni per restare entro un margine di temperatura accettabile, definito dall'utente.

IBM prevede di introdurre il chip POWER6 in tutte le linee di server System p e System i.