In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad eventi più o meno eclatanti riguardo alla crescita del sistema operativo del pinguino. A livello kernel, poi, le novità apportate nell'ultimo anno hanno sicuramente contribuito a portare GNU/Linux sul doppio delle scrivanie rispetto allo scorso anno. Ma vi siete mai chiesti quanto può costare il codice del kernel Linux, il vero cuore di ogni distribuzione?
Ingo Molnar, sviluppatore ungherese del kernel Linux, ha stimato il costo di una eventuale riscrittura del kernel, da zero, in circa 176 milioni di dollari americani. È proprio questa la cifra che, secondo il suo parere e le sue stime, deve spendere una società per poter creare lo stesso codice ora presente nel ramo stabile del kernel Linux. Stipendi di ogni programmatore inclusi nel prezzo, ovviamente, che dovrebbero aggirarsi attorno ai 56.000 dollari annuali.
Tuttavia il kernel considerato da Molnar è composto da 4.3 milioni di linee di codice, ben meno di quelle attuali. David A. Wheeler è intervenuto sull'argomento stimando un costo di ben 612 milioni di dollari, sottolineando inoltre che al giorno d'oggi cercare personale altamente specializzato non è di certo cosa facile.
Jonathan Corbet, sviluppatore kernel e autore di report statistici per la Linux Foundation, ha dichiarato che attualmente il kernel 2.6.23 è composto da circa 8.58 milioni di linee di codice, circa il doppio di quelle considerate da Molnar. Ciò significa che il prezzo dovrebbe praticamente raddoppiarsi. Un'altra metodologia, quella utilizzata da Wheeler, considera invece veritiera l'ipotesi della presenza di 6.6 milioni di linee di codice.
Considerando i dati forniti da Wheeler e il fatto che ogni giorno al kernel vengono aggiunte circa 2000 nuove linee di codice, per i primi 100 giorni del 2009 è stato stimato che il futuro kernel Linux avrà il costo di ben 1 miliardo di dollari!
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