Faccia a faccia con Sandy Bridge-E

Test - Il Core i7-3960X è il nuovo portabandiera di casa Intel. Vale la pena acquistarlo?

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a cura di Tom's Hardware

Faccia a faccia con Sandy Bridge-E

Oggi l'azienda ha annunciato tre processori basati su architettura Sandy Bridge-E, ma solo due saranno disponibili immediatamente: il Core i7-3960X e il Core i7-3930K. Il terzo, chiamato Core i7-3820, arriverà nel primo trimestre del 2012.

Gulftown è grande Sandy Bridge-E lo è ancora di più - clicca per ingrandire

2011 pin richiedono molto spazio - clicca per ingrandire

Tutti e tre sono basati sullo stesso die, composto da 2,27 miliardi di transistor dislocati su un'area di 434 millimetri quadrati (il chip è molto grande). Pensate che un chip Sandy Bridge a quattro core è formato da 995 milioni di transistor e misura 216 millimetri quadrati, mentre le CPU Gulftown integrano più di 1,1 miliardi di transistor in un'area di 248 millimetri quadrati.

L'architettura Sandy Bridge-E non è stata pensata solo per coprire uno specifico settore. Nella prima parte dell'anno sarà adottata nel settore server/workstation a singolo e doppio socket Xeon E5. In questo senso la dimensione e la complessità della CPU sono giustificate. Dopotutto il design Westmere-EX (cuore della famiglia Xeon E7 più orientata alle imprese) è composto da 2,6 miliardi di transistor e occupa uno spazio di 513 millimetri quadrati.

Core i7-3960X, con due core core e 5 MB di cache L3 disabilitati - clicca per ingrandire

Gli Xeon basati sull'architettura Sandy Bridge-E offriranno fino a otto core e 20 MB di cache L3 condivisa. Come CPU desktop avremo invece un massimo di sei core e 15 MB di cache L3. Intel ha raggiunto tale risultato disabilitando due core e quattro die sui sedici che compongono la cache L3 condivisa.

Questa configurazione si applica solo al Core i7-3960X. Il Core i7-3930K conserva sei core, ma ha solo 12 MB di cache L3 condivisa, evidenziando così la capacità di Intel di disabilitare con molta facilità parti della cache L3 a seconda delle necessità di mercato. Il futuro Core i7-3820 avrà invece quattro core e 10 MB di cache L3 condivisa, la metà di quella presente su un die Sandy Bridge-E completo. Ogni core include 32 KB di cache L1 istruzione e altrettanti di cache L1 dati, più una cache L2 di 256 KB dedicata a ogni core.

Sandy Bridge-E
Base Clock Max. Turbo Core / Thread Cache L3 TDP Memoria Prezzo
Core i7-3960X 3.3 GHz 3.9 GHz 6 /12 15 MB 130 W 4-Channel DDR3-1600 $990
Core i7-3930K 3.2 GHz 3.8 GHz 6 / 12 12 MB 130 W 4-Channel DDR3-1600 $555
Core i7-3820 3.6 GHz 3.9 GHz 4 / 8 10 MB 130 W 4-Channel DDR3-1600 TBD

Le frequenze dei tre modelli sono variabili. Il Core i7-3960X lavora a 3.3 GHz e, grazie alla seconda generazione del Turbo Boost raggiunge i 3.9 GHz. Il Core i7 3930K ha una frequenza di 3.2 GHz e raggiunge i 3.8 GHz con carichi di lavoro scarsamente ottimizzati per sfruttare i thread. Infine il 3820 lavora a 3.2 GHz e arriva fino a 3.9 GHz grazie al Turbo Boost.

Sia la serie X che quella K hanno il moltiplicatore sbloccato, il che rende le frequenze di base molto meno importanti per coloro che hanno intenzione di overcloccare i loro sistemi. Intel definisce il 3820 "parzialmente sbloccato". In realtà ha accesso a sei bin di 100 MHz sopra l'impostazione massima di 3.9 GHz del Turbo Boost, il che si traduce in un tetto di 45x.

Intel usa per queste CPU gli stessi core che trovate nelle soluzioni Sandy Bridge. Spegnendo la tecnologia Turbo Boost, impostando frequenze simili e avviando un paio di applicazioni single-thread emerge l'efficienza superiore dell'architettura Sandy Bridge rispetto a Thuban o Zambezi.

Riattivando il Turbo Boost e facendo lavorare il Core i7-3960X in titoli ottimizzati o single-thread abbiamo una migliore impressione del ruolo di questa tecnologia per quanto concerne le prestazioni.

In un'applicazione come iTunes, capace di sfruttare un solo core, il Turbo Boost migliora le prestazioni del 12,8%. In 7-Zip (ben ottimizzato per usare i core disponibili), le prestazioni aumentano del 10,8%. Il secondo numero è sorprendentemente alto perché il Turbo spinge tre bin da 100 MHz aggiuntivi con cinque o sei core attivi e nessuno degli stadi della tecnologia entra in gioco. Perciò questo tipo di carico è affrontato a 3.6 GHz e non 3.3 GHz.