Il braccio di ferro legale tra TSMC e Intel si intensifica con una mossa senza precedenti: il CEO di Intel Lip-Bu Tan ha diffuso un memo interno per ribadire il pieno sostegno aziendale a Wei-Jen Lo, ex dirigente TSMC ora assunto come vicepresidente esecutivo del colosso di Santa Clara. La causa intentata dal gigante taiwanese della fonderia, che accusa Lo di potenziale violazione contrattuale per la presunta detenzione di segreti commerciali critici, viene liquidata da Intel come priva di fondamento.
Wei-Jen Lo ha raggiunto Intel nell'ottobre 2025, appena pochi mesi dopo aver lasciato TSMC dove aveva trascorso 21 anni scalando le gerarchie fino a ruoli apicali nella ricerca, sviluppo e operations manifatturiere. La sua esperienza ibrida, che spazia dalla progettazione di chip alla produzione di massa su larga scala, rappresenta una competenza rara e preziosa nell'industria dei semiconduttori. TSMC sostiene che questa conoscenza approfondita dei propri processi interni costituisca un rischio concreto di trasferimento di informazioni riservate al competitor americano.
La vicenda assume contorni particolari considerando che Lo aveva già lavorato per Intel prima di passare a TSMC nel 2004, rendendo il suo ritorno una sorta di percorso circolare nella carriera. Intel respinge con fermezza le accuse, dichiarando di mantenere politiche e controlli rigorosi che vietano strettamente l'uso o il trasferimento di qualsiasi informazione confidenziale o proprietà intellettuale di terze parti. Il sostegno pubblico e inequivocabile di Lip-Bu Tan suggerisce che l'assunzione di Lo sia ormai consolidata e che Intel intenda procedere senza tentennamenti.
Il timing della controversia non è casuale: Intel sta attraversando una fase di rilancio delle proprie capacità produttive sostenuta da investimenti governativi, culminata nel recente debutto del nodo di processo 18A con i processori Panther Lake. Dopo anni di ritardi tecnologici che hanno permesso a TSMC di dominare il mercato della fonderia avanzata, Intel sembra finalmente tornare competitiva. L'expertise di Lo potrebbe rivelarsi cruciale proprio nell'ambito dei servizi foundry destinati a clienti esterni, un segmento che Intel sta cercando aggressivamente di sviluppare per diversificare il business oltre i propri chip.
La causa legale, depositata presso i tribunali taiwanesi, solleva questioni giurisdizionali complesse. Secondo la normativa locale, i contratti che vincolano la divulgazione di segreti commerciali hanno chiara applicabilità anche quando il datore di lavoro successivo è un'azienda americana. TSMC potrebbe quindi fare affidamento su clausole di non concorrenza e riservatezza stipulate durante il rapporto lavorativo con Lo, argomenti che i giudici taiwanesi valuteranno alla luce delle leggi sulla proprietà intellettuale vigenti nell'isola.