Il mercato dei personal computer è ancora in forte crisi ma Intel, il principale produttore di microprocessori, dimostra di saper navigare anche in cattive acque. I risultati finanziari del quarto trimestre e quelli dell'intero anno sono infatti più che soddisfacenti, anche se non privi di qualche elemento di preoccupazione.
L'azienda ha chiuso gli ultimi tre mesi del 2015 con un fatturato record di 14,9 miliardi di dollari, in crescita dell'1% sullo stesso periodo del 2014 e del 3% sul terzo trimestre 2015. L'utile operativo si è attestato a 4,3 miliardi, mentre quello netto a 3,6 miliardi. Il margine lordo è stato pari al 64,3%, un risultato che seppur buono è in calo dell'1,1% sul quarto trimestre 2014.
Questi dati s'incastonano in uno scenario che vede Intel fatturare complessivamente 55,4 miliardi sull'intero 2015, un valore in contrazione dell'1% sul 2014. Anche l'utile operativo (14 miliardi) e quello netto (11,4 miliardi) sono scesi rispettivamente del 9% e del 2%. La divisione Client Computing Group, quella dei chip per computer, ha visto ridursi le vendite dell'8% sull'intero anno, mentre nel quarto trimestre la discesa è stata pari solo all'1%.
Non è un mistero che Intel abbia avuto qualche problema di troppo nella produzione dei microprocessori a 14 nanometri Skylake, prodotti che in termini di fatturato rappresentano oltre il 50% del fatturato. Il segreto di Intel, che poi tanto segreto non è, è rappresentato dalla divisione Data Center, che quest'anno ha macinato risultati record: il fatturato è schizzato a 16 miliardi per il 2015 con un +11% sul 2014. Anche l'ultimo trimestre ha visto un incremento delle vendite del 5% a quota 4,3 miliardi.
Q4 2015 | Q3 2015 | Q4 2014 | |
---|---|---|---|
Fatturato | 14,9 miliardi | 14,5 miliardi | 14,7 miliardi |
Utile operativo | 4,3 miliardi | 4,2 miliardi | 4,4 miliardi |
Utile netto | 3,6 miliardi | 3,1 miliardi | 3,6 miliardi |
Margine lordo | 64,3% | 63% | 65,4% |
Fatturato Client Computing Group | 8,8 miliardi | +3% | -1% |
Fatturato Data Center Group | 4,3 miliardi | +4% | +5% |
Fatturato Internet of Things | 625 milioni | +8% | +6% |
Fatturato Software and Services | 543 milioni | -2% | -3% |
Fatturato altre divisioni | 682 milioni | Simile | +11% |
Da non dimenticare che Intel ha completato recentemente l'acquisizione di Altera, produttore di FPGA che in ambito datacenter potrebbero darle una marcia in più per mantenere il trend positivo. I 16,7 miliardi di dollari richiesti dall'operazione sono stati finanziati contraendo un debito di 9,5 miliardi di dollari. La liquidità di Intel si attesta comunque a circa 19 miliardi.
Gli investimenti dei grandi colossi del web nei datacenter per la creazione di servizi di cloud computing hanno dato una grande mano a Intel nel far fronte ai problemi in ambito consumer. L'azienda sta tuttavia lavorando molto anche sulla diversificazione della propria azione e una dimostrazione in merito la offre un ambito "di prospettiva", ma che sta già iniziando a dare qualche interessante segnale: stiamo parlando dell'Internet of Things (IoT).
La divisione di Intel che ha chiuso il 2015 con un fatturato record di 2,3 miliardi, in crescita del 7%. L'incremento è invece stato del 6% per un fatturato di 625 milioni nel solo quarto trimestre. L'IoT è un settore che potrebbe diventare molto importante nei prossimi anni e Intel - al contrario di quanto fatto in ambito mobile - sta cercando di giocare d'anticipo, onde evitare una nuova sonora sconfitta con le architetture ARM.
La divisione Software and Services (Intel Security, ex McAfee, e altro) ha fatto registrare un fatturato in calo del 2% su base annua, a 2,2 miliardi. Nel quarto trimestre la divisione ha toccato i 543 milioni di dollari (-3%). Infine, ottimi risultati per il Non-Volatile Memory Solutions Group, che nel 2015 ha incrementato il proprio fatturato del 21% raggiungendo i 2,6 miliardi. Trattandosi della divisione degli SSD e delle memorie, settore in grande crescita e in cui Intel ha annunciato importanti investimenti, è chiaro che vi sia ulteriore margine di crescita, tenendo conto anche dell'arrivo nel corso dell'anno della rivoluzionaria memoria 3D XPoint.
Per l'anno appena iniziato Intel prevede un trimestre più debole delle attese sulla scia dei timori macroeconomici e in particolare l'andamento della Cina, sia per quanto concerne il mercato azionario che la domanda di chip. Per il primo trimestre Intel prevede un fatturato pari a 14 miliardi, con margine d'errore di più o meno 500 milioni. La crescita sull'intero anno dovrebbe attestarsi tra il 5% e il 9% (Intel parla di mid to high single digits), anche grazie all'acquisizione di Altera.
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