Intel: Ray tracing via Cloud, Wolfenstein è stupendo

Intel ha dato dimostrazione di come sia possibile renderizzare giochi con la tecnica del ray tracing attraverso il cloud computing. In questo modo si può giocare con qualsiasi dispositivo ottenendo una qualità d'immagine superiore.

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a cura di Roberto Buonanno

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Intel ha mostrato Wolfestein renderizzato con la tecnica del ray tracing grazie al cloud computing. La demo che vedete girare sul portatile non viene gestita direttamente dall'hardware, bensì da un server remoto che invia i dati al notebook, a cui tocca solo riprodurli senza troppi sforzi. Daniel Pohl, ricercatore di Intel, ha dichiarato che la configurazione cloud usata per lo scopo è composta da quattro server basati su piattaforma Knights Ferry (Intel Knights Corner, CPU con oltre 50 core a 22 nm). Ogni scheda ha 32 core, per un totale di 128 core.

"La sua architettura many Integrated Core (MIC) è pensata per il mercato High-Performance Computing (HPC) piuttosto che i videogiocatori. Dato che il ray tracing è un'applicazione altamente parallela, beneficia dei molti core sul singolo chip della piattaforma Knights Ferry". "Quando un chip in uno dei server ha terminato di calcolare un nuovo frame per il gioco lo invia attraverso la rete a un thin client - in questo caso un piccolo portatile". Secondo Pohl il rendering di videogiochi nella cloud è un trend emergente ma in rapida evoluzione, in grado di offrire alcuni chiari vantaggi.

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"Piuttosto che vincolare queste applicazioni di fascia alta solamente al vostro desktop di casa, potete giocare su ogni computer - come il PC del vostro amico o sistemi meno ingombranti come netbook o tablet. In futuro questa tecnologia potrebbe permettervi di liberare le risorse del vostro sistema a vantaggio del riconoscimento vocale e dei gesti, in modo da avere un'immersione superiore nell'applicazione".