Intel sente un po' la crisi e aspetta il salvatore Windows 8

La trimestrale di Intel è chiaroscuro. L'azienda fa meglio per certi versi rispetto alle stime ridotte a inizio settembre, ma allo stesso tempo il confronto con l'anno passato non è dei migliori. L'azienda vede un rallentamento del mercato enterprise e spera in Windows 8, anche senza troppo entusiasmo.

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a cura di Manolo De Agostini

Un fatturato di 13,5 miliardi di dollari, un utile operativo di 3,8 miliardi e uno netto di 3 miliardi. Sono questi i dati principali del terzo trimestre fiscale 2012 di Intel, nato sotto la cattiva stella di un taglio delle stime operato nella prima metà di settembre. Intel ha centrato l'obiettivo massimo che si era prefissata, ma tra questo risultato e i primi dati annunciati a metà luglio, permane una differenza sul fatturato di 1,3 miliardi.

La crisi del mercato PC non è nera, ma nerissima, ma Intel è l'azienda leader del settore e riesce a tenere botta in modo egregio, in un settore dove la concorrente AMD naviga in bruttissime acque ed è sul punto di annunciare importanti tagli di personale. Il problema è l'erosione del mercato, che si contrae in base non solo alla crisi economica (che incide sia sulle persone comuni che sulle imprese), ma anche a un cambiamento nelle scelte dei consumatori che ancora possono investire, e che ultimamente sono più inclini a spendere denaro per un tablet o uno smartphone, dispositivi su cui Intel deve ancora monetizzare.

Intel a riguardo ha dichiarato che è troppo presto per dire quanto tablet e smartphone stiano influenzando negativamente le vendite di PC classici, e che riuscirà ad avere un quadro migliore della situazione con il debutto di Windows 8 (ci saranno 140 ultrabook con processori Core, 40 avranno schermo touchscreen e una dozzina sarà convertibile).

Nonostante tutto, Intel in questo trimestre ha generato un flusso di cassa operativo di circa 5,1 miliardi, ha pagato dividendi per 1,1 miliardi e usato 1,2 miliardi per ricomprare azioni. "I risultati del nostro trimestre fiscale hanno messo in evidenza la persistenza del difficile contesto economico", ha dichiarato il presidente e amministratore delegato Paul Otellini.

"Il mondo del computing è nel bel mezzo di un periodo di incredibile innovazione e creatività. Guardiamo al quarto trimestre, siamo contenti dei continui miglioramenti nel settore ultrabook e smartphone e attendiamo con entusiasmo la gamma di tablet Intel che sta per arrivare sul mercato", ha concluso l'AD.

Già perché adesso arriva Microsoft Windows 8 e con esso decine di tablet x86 basati su chip Intel (Atom Z2760) e ultrabook. La speranza di poter iniziare a bilanciare il calo delle vendite di PC tradizionali con altri dispositivi inizia a farsi più concreta, ma come sempre sarà il mercato a decidere e l'azienda di Santa Clara è cauta.

Per il quarto trimestre punta a raggiungere un fatturato di 13,6 miliardi (con un margine di tolleranza in positivo o negativo di 500 milioni di dollari) e un margine lordo del 57% (più o meno il 2%). Voci che non esaltano gli analisti di Wall Street (il titolo nelle contrattazioni after hours ha perso oltre il 3%), ma che non dicono tutta la verità.

  Terzo trimestre 2011 Secondo trimestre 2012 Terzo trimestre 2012
Fatturato (dollari) 14,2 miliardi 13,5 miliardi 13,5 miliardi
Utile netto (dollari) 3,5 miliardi 2,8 miliardi 3 miliardi
Margine lordo (%) 63,4% 63,4% 63,3%

Se il momento è difficile da una parte, è sempre pur vero che Intel ha intenzione di spendere sotto la voce "ricerca e sviluppo, acquisizioni o fusioni" qualcosa come 4,5 miliardi di dollari. Soldi che se ben gestiti pongono le basi per una crescita futura in tutti i settori, smartphone compresi. D'altronde Intel sta facendo lavorare i propri impianti sotto il 50% della loro capacità produttiva e sta dirottando lo spazio inutilizzato e i macchinari verso linee di produzione più avanzate, per prodotti che usciranno in futuro (Haswell e simili).

Inoltre l'azienda per ora ha dato dimostrazione di saper navigare in cattive acque, anche se va ricordato che la sua posizione di mercato la agevola. Andando a spulciare nel dettaglio il bilancio del terzo trimestre vediamo che la divisione PC Client Group ha toccato un fatturato di 8,6 miliardi, in linea con il trimestre precedente ma in calo dell'8% su base annua.

Frena la divisione Data Center Group, che con vendite per 2,7 miliardi fa segnare un -5% sulla precedente trimestrale, ma un incremento del 6% sullo scorso anno. Infine il fatturato delle altre divisioni, inserito nella voce "Other Intel architecture group" è stato di 1,2 miliardi, in crescita del 6% sul secondo trimestre ma in calo del 14% sullo stesso periodo del 2011.

Intel è stata in grado di conservare un fatturato lordo del 63,3%, e questo è un aspetto positivo se pensiamo che è in pari con le stime di luglio e non con i dati rivisti di inizio settembre, forse abbassati troppo in via precauzionale al 62%. Da segnalare infine che la spesa in "ricerca e sviluppo, acquisizioni o fusioni" per questo trimestre si è attestata a 4,6 miliardi di dollari.