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Intel XeSS provato in Shadow of the Tomb Raider: quali sono le prestazioni?

La tecnologia Intel XeSS ha fatto il suo debutto in Shadow of the Tomb Raider: vediamo come migliorano le prestazioni attivandola.

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Avatar di Gabriele Scordamaglia

a cura di Gabriele Scordamaglia

Pubblicato il 06/10/2022 alle 12:30

XeSS, acronimo per Xe Super Sampling, è la tecnologia sviluppata da Intel come "alternativa" al DLSS di NVIDIA: inizialmente i primi risultati erano visibili solamente su giochi come Hitman 3 e The Riftbreaker, sui quali abbiamo potuto apprezzare come effettivamente l'upscaling da 1080p a 4K di questa tecnologia sia in grado di offrire una qualità migliore rispetto a un semplice rendering in Full HD. Attualmente, Intel XeSS offre tre modalità di upscaling: Ultra Quality, Quality e Balanced. Nei test che vedrete in questo articolo mancano le GPU Intel Arc, che non abbiamo ancora tra le mani.

Per gli sviluppatori è stato inoltre messo a disposizione il programma di miglioramento XeSS DevMesh, che consente, per l'appunto, di testare la tecnologia "in anticipo" sui giochi attualmente in sviluppo, in modo da poterli aggiungere alla lista di titoli compatibili una volta usciti sul mercato.

Shadow of The Tomb Raider con l'ultimo aggiornamento ha ricevuto finalmente il supporto a Intel XeSS: la tecnologia è già testabile dagli utenti che dispongono di una scheda grafica sia NVIDIA che AMD, ma è lecito chiedersi come essa agisca effettivamente sul sistema. Andiamo a vedere nel dettaglio come funzionano i miglioramenti apportati da Intel, in modo da rimuovere un po' di nebbia sulla questione XeSS.

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La descrizione più appropriata per il funzionamento di questa tecnologia è sicuramente quella nella quale viene descritta la modalità di fallback, dove vengono utilizzate delle istruzioni di tipo DP4a (ovvero dei vettori da 8 elementi a 4-bit che effettuano sostanzialmente delle moltiplicazioni). Ci rendiamo conto che per molti potrebbe essere difficile capire come funziona il tutto, quindi cerchiamo di spiegarlo in modo semplice, in modo da capire anche su quali schede grafiche la tecnologia è effettivamente apprezzabile.

Secondo lo stato dell'arte, tutte le GPU di NVIDIA a partire dall'architettura Pascal, ovvero la serie GTX 10, supportano le istruzioni DP4a, così come le schede grafiche integrate di 11esima generazione di Intel (architettura Ice Lake) e le GPU Intel Arc, ovvero proprio quelle per le quali è stata sviluppata la tecnologia XeSS. Rimane dunque un grande punto di domanda per quanto riguarda le schede grafiche di AMD, che in teoria non dovrebbero dare problemi a riguardo: ma nella pratica, poi, cosa succede realmente?

È qui che iniziano a sorgere i primi dubbi: effettuando un benchmark su Shadow of The Tomb Raider con le impostazioni al massimo (ma Ray Tracing disattivato) e a 1440p, tutte le GPU testate (Intel, NVIDIA e AMD) consentivano effettivamente di attivare XeSS. Il problema è sorto nel momento in cui la stessa tecnologia, anziché migliorare le prestazioni su alcune delle schede testate (come la RX Vega 64, RX 5600 XT e RX 5700 XT), ha iniziato invece a renderle inferiori rispetto al caso in cui XeSS non venisse utilizzato: dove sta dunque il problema?

La soluzione più ragionevole sta nel pensare che le istruzioni DP4a vengono "emulate" sulle architetture che non le supportano in modo nativo, riducendo quindi (ovviamente, direte voi) le prestazioni effettive. Il problema non si è presentato sulle schede più "moderne", come quelle della serie RX 6000, sulle quali tuttavia il miglioramento è stato quasi irrisorio.

Le cose si fanno ancora più strane sulle schede grafiche di fascia bassa: sulla GTX 1650 Super da 4 GB, quasi sicuramente a causa della quantità di memoria "ridotta", XeSS ha dato il contributo maggiore, ma sulla RX 5600 XT da 6 GB, si è verificata la situazione esattamente opposta, ottenendo prestazioni migliori senza utilizzare l'upscaling di Intel, lasciando aperte le porte a una quantità di dubbi veramente grande, che speriamo vengano prontamente risolti in un futuro prossimo.

Al di là di questi casi particolari, la maggior parte delle schede video trae beneficio da XeSS: la RTX 2070, la RTX 3060 e la RTX 3080 da 12GB guadagnano tra il 12% e il 18% con XeSS in modalità Quality, quindi il margine è ancora più ampio se si imposta la tecnologia in modalità Performance. Il DLSS si dimostra ancora superiore, garantendo su queste stesse schede un boost prestazionale compreso tra il 24% e il 28%, tuttavia il debutto di XeSS fa ben sperare; peccato che Shadow of the Tomb Raider non integri anche FSR2, sarebbe stato interessante confrontarlo con XeSS.

È comunque una cosa positiva vedere che il settore dei miglioramenti grafici non smette di aggiornarsi, nonostante tutto. Nel caso in cui abbiate installato l'ultimo aggiornamento del gioco potete testare voi stessi XeSS in modo da valutare gli effetti sulla vostra scheda grafica e vedere come, eventualmente, miglioreranno col passare del tempo.

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