Intervista AMD: sopravvivenza e futuro

In Germania, AMD ha ricevuto una sovvenzione di 384 milioni di dollari come aiuto per l'odierna situazione economica. Quale sarà il futuro dell'azienda?

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a cura di Frank Voelkel

Sussidi per il lavoro

Dopo l'acquisto di ATI, AMD si è andata trasformando in un produttore di piattaforme. Oltre alle CPU, la compagnia, infatti, produce chipset e chip grafici. Phenom, la prima CPU quad-core per il segmento desktop, è stata recentemente immesso sul mercato, dopo una lunga attesa e molti ritardi. AMD sta lottando per la propria sopravvivenza, e la situazione è così critica che lo stato tedesco della Sassonia, dove si trova lo stabilimento AMD Fab 36, così come lo stesso governo di Berlino, hanno deciso di supportare la compagnia con un contributo di 262 milioni di euro.

Nel frattempo, la rivale principale di AMD, Intel, si trova in una situazione del tutto differente. Da anni Intel sovvenziona il mercato con una sorta di "sussidi al costo della pubblicità", portando benefici ad una parte rilevante della filiera, non solo alle grandi catene di distribuzione. AMD, da parte sua, si puntando molto al mercato di massa; così facendo, si trova a dover gestire un nuovo potenziale ostacolo, derivato dal fatto che i margini di guadagno sono più bassi in questo campo. Se i tentativi di AMD dovessero fallire, le conseguenze per il mercato sarebbero nefaste. Senza questa azienda, infatti, non ci sarebbe più concorrenza, lasciandoci con il monopolio della sola Intel, e tutt gli utenti sarebbero alle mercè della politica dei prezzi di una sola compagnia.

Tom's Hardware: Signor Polster, grazie all'acquisizione di ATI, AMD si trova oggi in una posizione simile a quella dei vostri concorrenti. Questo non dovrebbe mettervi nella condizione di guadagnare nuovi clienti, visto che oggi potete presentarvi come produttore unico per tutti i componenti centrali di un computer? Dopotutto, oggi potete produrre anche chipset e schede grafiche, oltre alle CPU, e non possiamo evitare di pensare al termine "piattaforma".

J. Polster: Siamo posizionati anche meglio rispetto ai nostri concorrenti. In confronto alla struttura precedente di AMD, oggi abbiamo una piattaforma nostra, che include chipset e scheda grafica, così come il processore. A quanto ne so, i nostri concorrenti non offrono chip grafici per schede discrete.

Tom's Hardware: Secondo lei, AMD sarà in grado di sopravvivere, senza supporto, a livello nazionale ed europeo?

J. Polster: Sì, naturalmente. Nessuna compagnia può sopravvivere basandosi solo sui finanziamenti. Abbiamo fatto, e continuiamo a fare, grandi investimenti, che dovranno produrre risultati nel tempo. Nell'intero settore IT, i produttori di processori e chip sono quelli che affrontano i rischi maggiori.

Tom's Hardware: La sua posizione di amministratore delegato sta diventando meno comoda?

J. Polster: Beh, sono stato con AMD per un periodo piuttosto lungo. Visto che lo chiedete, posso dire che non è mai stato un rapporto del tutto idilliaco. In questo giro, non ci sono mezzi termini, mance, né pacche sulla spalla.

Tom's Hardware: AMD riuscirà a mantenere la propria indipendenza?

J. Polster: Immagino che vi stiate riferendo all'acquisto dell'otto percento, da parte di Mubdala Development. Siamo chiaramente di fronte ad un investitore che si aspetta di vedere un certo ritorno. Per noi è un'importante prova di fiducia, piuttosto che una semplice acquisizione. Inoltre questa transizione non rappresenta né l'acquisto di una quota maggioritaria né, tanto meno, una "presa di controllo" e infatti non è stata rivista dalla Commissione per gli Investimenti Stranieri degli Stati Uniti.

Tom's Hardware: Siete stati sorpresi dalle prestazioni del Phenom?

J. Polster: No. Quello che ci ha sorpreso sono state le prestazioni mainstream. Oggi siamo in grado di offrire una piattaforma solida e forte, in forza dell'acquisizione di ATI. Non posso negare che al momento non siamo competitivi nel settore di fascia alta.

Tom's Hardware: Come sarà la nuova strategia nell'ambito delle CPU desktop? AMD si concentrerà sulla fascia bassa e su quella media, lasciando quella alta alla concorrenza?

J. Polster: Ci stiamo concentrando su mercati dove possiamo realizzare grandi volumi di vendita; questo significa il mercato di massa, dove possiamo soddisfare molte richieste.