Italia: PC in crisi nera, netbook morti, bene solo i tablet

I dati di SIRMI sul mercato italiano dei PC client evidenziano la forte crisi di desktop e notebook e la sostanziale scomparsa dei netbook. L'unico settore in crescita è quello dei tablet. Per il 2013 non si prevedono grossi cambiamenti.

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a cura di Elena Re Garbagnati

In Italia la crisi dei computer continua a imperversare, i netbook sono sostanzialmente morti e gli unici prodotti di successo sono le workstation grafiche e i tablet. È SIRMI a dare tutte le indicazioni sull'andamento delle vendite di computer nel Belpaese sia relative al trimestre fra settembre e dicembre 2012, sia tirando le somme dell'anno appena concluso.

Crisi nera per i computer

Nell'ultimo trimestre 2012 le vendite di desktop consumer sono precipitate del 44,1%, le consegne dei notebook indirizzati agli utenti finali si sono fermate a 465.200 unità (-15%) e i netbook hanno registrato la perdita record del 98,8%: in pratica non esistono più. SIRMI ricorda nella relazione finale che i netbook resteranno in vendita fino ad esaurimento scorte, presumibilmente ancora per gran parte del 2013, ma non saranno più annunciati nuovi modelli.

Le workstation sono le uniche a reggere all'ondata di crisi, con una crescita del 12,5%. Come ci si aspettava i tablet hanno spopolato anche nel Vecchio Stivale, dove sono state consegnate 701.600 unità, equivalenti a una crescita del 30,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per i produttori di computer insomma siamo sempre di più un Paese poco interessante, dove si vende poco e si guadagna ancora meno.

I dati SIRMI relativi all'ultimo trimestre 2012

Infatti se guardiamo i dati di fatturato si capisce subito che le vendite scarse sono state accompagnate da un abbassamento generale dei prezzi, e quindi da una contrazione dei fatturati. Gli incassi sulle vendite di desktop consumer si sono contratti del 54,5%, quelli sui notebook consumer del 25%. Complessivamente le consegne di computer sono calate dell'11,7%, ma il fatturato ha perso il 19,8%.

La situazione migliora se si chiama in causa l'intero 2012, che chiude con un calo complessivo dell'1,4% nel numero di unità consegnate e dell'1,8% in termini di fatturato. Il calo delle vendite di desktop e notebook consumer resta comunque importante: -27,4% per i PC e -11,9 per i portatili. Anche qui l'unica eccezione sono i tablet, che nel complesso hanno totalizzato una crescita dell'89,4% quanto a numero di unità vendute e del 72,5% come fatturato.

I dati SIRMI relativi al 2012

I dati SIRI confermano in sostanza che il mercato consumer sta risentendo della crisi economica che abbassa il potere d'acquisto delle famiglie. Non si può tuttavia parlare di recessione, perché quello rilevato nel complesso non è un drastico ridimensionamento della spesa, quando lo spostamento del budget verso prodotti più "accattivanti", ossia tablet e smartphone. SIRMI infatti fa notare come nel 2012 il totale dei dispositivi venduti sul mercato consumer italiano sia solo dello 0,2% inferiore rispetto al dato del 2011.

E nel 2013 la società di ricerche di mercato non si aspetta grossi cambiamenti: i tablet continueranno a fare da traino e sarà quasi esclusivamente grazie a loro (previsti in raddoppio) che il comparto PC crescerà complessivamente del 9%. Il computer sta morendo, si sta evolvendo, o sta solo vivendo un momento difficile?