La Cina sta riscrivendo la sua strategia tecnologica nel settore delle memorie, con un cambio di rotta che coglie di sorpresa l'intero mercato globale. ChangXin Memory Technologies (CXMT), il principale produttore cinese di DRAM, ha deciso di abbandonare la produzione di memorie DDR4 per server e PC entro la metà del 2025, nonostante avesse appena avviato la produzione di massa di questi chip a fine 2024. Questa mossa strategica riflette le priorità del governo di Pechino, determinato a conquistare la leadership mondiale nell'intelligenza artificiale e nelle infrastrutture cloud, settori considerati cruciali per competere con la supremazia tecnologica statunitense.
Secondo quanto riportato da Digitimes, questo improvviso cambio di direzione sarebbe direttamente collegato alle direttive del Partito Comunista Cinese. CXMT starebbe contemporaneamente accelerando lo sviluppo della tecnologia HBM (High Bandwidth Memory), con l'obiettivo di convalidare i suoi chip HBM3 entro la fine dell'anno in corso. La decisione appare ancora più sorprendente considerando che l'azienda aveva recentemente aumentato la capacità produttiva di DDR4, adottando politiche di prezzo particolarmente aggressive che avevano spinto concorrenti del calibro di Micron, Samsung e SK hynix a pianificare l'interruzione della produzione di chip DDR3 e DDR4 entro la fine del 2025.
Gli analisti del settore prevedono che CXMT potrebbe emettere un avviso di fine vita per i suoi prodotti DDR4 già nel terzo trimestre di quest'anno. Nel frattempo, l'offerta di DDR4 sembra essersi già drasticamente ridotta, con alcuni chip da 8 GB che hanno registrato aumenti di prezzo fino al 150% a causa della carenza di disponibilità.
Mentre il mercato globale si orienta progressivamente verso la produzione di DDR5 per soddisfare la domanda di dispositivi di nuova generazione, alcune linee di produzione DDR4 rimarranno comunque operative. DigiTimes Asia riferisce che CXMT continuerà a produrre memorie DDR4 per GigaDevice al fine di soddisfare la domanda di memoria per il mercato consumer. Anche Samsung e SK hynix manterranno attive alcune linee produttive utilizzando nodi a 1z-nm, che non richiedono strumenti EUV (Extreme Ultraviolet Lithography), permettendo così di dedicare queste tecnologie avanzate alla produzione di chip più recenti.
Nonostante il successo ottenuto con le memorie DDR4, CXMT sta affrontando alcune difficoltà con i chip DDR5. Secondo alcune fonti, i campioni più recenti avrebbero fallito diversi test, mostrando segni di instabilità a temperature superiori ai 60 gradi Celsius, ben 25 gradi in meno rispetto agli 85 gradi che i chip Samsung possono tollerare senza problemi. Esistono inoltre dubbi sulle prestazioni delle memorie DDR5 di CXMT a temperature sotto lo zero, sebbene questo potrebbe non rappresentare un problema significativo per la maggior parte degli utenti.
L'abbandono delle DDR4 da parte di CXMT appare quindi come parte di una strategia nazionale cinese più ampia, volta a concentrare risorse ed energie su tecnologie considerate prioritarie per il futuro. Questa riorganizzazione del mercato delle memorie potrebbe avere ripercussioni significative sull'intera catena di approvvigionamento globale, costringendo altri produttori a riconsiderare le proprie strategie produttive e commerciali nei prossimi mesi.