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a cura di Antonello Buzzi

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La sicurezza informatica è un tema sempre più importante e, come vi abbiamo riportato nella giornata di ieri, anche l'Italia ha definito una strategia da seguire fino al 2026 allo scopo di proteggere gli asset strategici nazionali, rispondere alle minacce informatiche e gestire eventuali crisi e incidenti, nonché sviluppare nuove tecnologie per la sicurezza. Ovviamente, tutte le nazioni del mondo devono impiegare le proprie risorse in maniera produttiva per far fronte a possibili emergenze. Tra queste c'è la Cina, un vero e proprio gigante, che, stando all'agenza di stampa Reuters, sarebbe interessata anche ad aiutare altre nazioni del Pacifico meridionale.

Infatti, stando a una bozza di accordo che il ministro degli esteri cinese Wang Yi starebbe presentando durante un tour di nazioni del Pacifico, la Cina propone assistenza per la governance dei dati, la formazione della polizia locale e la mappatura dell'ambiente marino, nonché la fornitura di applicazioni per la gestione delle dogane e assistenza per la sicurezza informatica.

Sappiamo però che la Cina non viene ben vista da alcuni stati a causa di quella che viene definita "trappola del debito", che vede le piccole nazioni impossibilitate a effettuare i rimborsi necessari per l'assistenza fornita, con conseguente appropriamento dei beni da parte dei cinesi in caso di insolvenza. Proprio per questo, il ministro degli esteri australiano, Penny Wong, ha fatto una controfferta di assistenza finanziaria e sviluppo con un numero minore di vincoli rispetto a quella cinese.

Del resto, nonostante nell'area ci siano paesi con una popolazione piuttosto ridotta e che avrebbero bisogno di assistenza per svilupparsi, stringere un accordo con la Cina potrebbe essere davvero pericoloso, soprattutto a causa della loro posizione potenzialmente strategica. Inoltre, va considerato il fatto che un'eventuale alleanza con la Cina per la realizzazione delle reti potrebbe portare a inimicarsi gli Stati Uniti, che già da un po' di tempo ha deciso di escludere apparecchiature cinesi per questioni di sicurezza.