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a cura di Dario D'Elia

Dopo tanti anni passati nell’ombra Linux è diventato un prodotto riconosciuto e degno di interesse anche per la dimensione business. Gli addetti ai lavori hanno compreso le sue peculiarità e iniziano a  familiarizzare anche con si suoi difetti, in qualche caso riconducibili alla personalità del suo creatore. Linus Torvalds, considerato un vero e proprio genio della programmazione, infatti, non poteva che nascondere qualche “sregolatezza” che alla lunga sembra dimostrarsi lesiva per il successo della sua creatura.

Linus Torvalds nel 1991

Durante il FOSDEM 2005 ( Free and Open source Software Developers European Meeting), svoltosi a Bruxelles alla fine di Febbraio, Alan Cox ha svelato qualche piccolo segreto sul gran capo della tribù del “pinguino”. Il povero Cox è uno dei personaggi di riferimento per quanto riguarda lo sviluppo del kernel, elemento chiave per la stabilità del sistema.

Linus Torvalds

"Linus è un ottimo sviluppatore, ma è terribile come ingegnere; – ha confermato Cox – sono sicuro che è d’accordo con questa mia affermazione". Pare che Cox e Torvalds spesso abbiano divergenze sulla modalità di approccio ai problemi: il primo mira alla stabilità su tutto, il secondo, invece, tenta di implementare il sistema affinché sia più semplice, nel tempo, intervenirvi. Insomma, Cox cerca si risolvere le questioni più immediate; Torvalds è proiettato nel futuro.

"I problemi più difficili da risolvere riguardano gli errori di design: un vero delirio perché bisogna ri-programmare pesantemente; – ha aggiunto Cox – l’approccio di Linus si concretizza nella ri-scrittura per ottenere un migliore design. Ma per ottenere un kernel stabile bisogna proseguire con piccoli aggiustamenti. Linus è alla ricerca di un codice facilmente gestibile, ma per ottenere un kernel stabile bisogna avere un codice che funzioni".

Alan Cox

Quando Torvalds risolve alcuni bug che riguardano la sicurezza a volte si "dimentica" di comunicarlo al team, con conseguenti ritardi sulla release di nuove patch. Le imprese ovviamente non possono che attendere e qualche volta mangiarsi il cappello per non aver scelto i colabrodi più gettonati, ma anche più aggiornati.

Certamente per quanto riguarda la sicurezza Linux è ancora considerato piuttosto blindato, grazie anche alla mailing list degli sviluppatori del kernel che condividono costantemente ogni tipo di informazione, ma se il grande guru è concentrato sui massimi sistemi i tempi si allungano comunque.

Per Cox bisognerebbe dare priorità alla risoluzione dei fastidiosi bugs, che nella maggior parte dei casi non richiedono molto impegno e quindi, forse, non si dimostrano abbastanza "divertenti" da fixare. Linux è stato una rivoluzione, adesso inizia la fase del consolidamento: i geni rivoluzionari non possono che annoiarsi.