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a cura di Tom's Hardware

La Francia ha mosso i primi passi per il compimento delle norme europee relative all'acquisto di computer e microprocessori da parte del governo. Nel proprio sito web, il ministero francese delle Finanze avverte le autorità governative locali che dovranno evitare di fare riferimento alle marche o alla velocità dei microprocessori nelle gare d'appalto. Questi riferimenti hanno spesso favorito Intel, il fabbricante leader di microprocessori, pregiudicando l'azienda concorrente AMD (Advanced Micro Devices).

Alcuni giorni fa, l'Unione Europea aveva iniziato procedimenti legali contro l'Italia e la Germania, perché gli appalti, in questi due paesi, favoriscono Intel. Inoltre, sono allo studio eventuali violazioni di altri paesi alle normative della UE in questo campo.

Jonathan Todd, portavoce della Commissione Europea, ha dichiarato che alcuni governi, in tutta Europa, spendono somme molto alte nell'acquisto di computer, solo perché negli appalti fanno riferimento ai chip di Intel direttamente o indirettamente.

Le leggi dell'Unione Europea proibiscono specificamente questo tipo di discriminazione. La Svezia ha già adottato questa norma e adesso segue la Francia.