La Russia combatte le sanzioni chiudendo un occhio sulla pirateria

La Russia si prepara a contrastare le sanzioni con nuove misure atte proteggere l'economia del paese, tra cui una inerente alle licenze.

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a cura di Antonello Buzzi

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Diversi stati in tutto il mondo, compresa l'Italia, così come tantissime aziende (tra cui Microsoft, Cisco, Oracle, NVIDIA, IBM, Intel e AMD) hanno deciso di combattere l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia applicando a quest'ultima severe sanzioni o terminando la vendita di prodotti e servizi sul territorio. Per contrastare questo fenomeno, piuttosto impattante sull'economia russa, il governo sta lavorando a una serie di misure, tra le quali figura anche un nuovo meccanismo inerente alle licenze software, che potrebbe essere visto come una sorta di benestare alla pirateria.

Infatti, come riportato dai colleghi di Bleeping Computer, sembra essere previsto un meccanismo "unilaterale" che rinnova le licenze scadute senza richiedere il consenso del proprietario del diritto d'autore o del brevetto. Questo potrà essere applicato se il detentore del copyright è di un paese che ha sostenuto le sanzioni contro la Russia e solo per i prodotti privi di alternative russe.

L'articolo 1360 del Codice civile della Federazione Russa afferma che "nell'interesse della sicurezza nazionale, il governo della Federazione Russa ha il diritto di permettere l'uso di un'invenzione, di un modello di utilità o di un disegno industriale senza il consenso del titolare del brevetto, a condizione che sia notificato il più presto possibile e che gli sia versato un compenso ragionevole". Nella proposta del nuovo emendamento si legge invece che: "modifica l'art. 1360 del codice civile della Federazione Russa per quanto riguarda l'uso di una licenza e altri tipi di diritti a RIA e l'abolisce il risarcimento alle aziende straniere provenienti da Stati che hanno aderito alla legge federale sulle sanzioni".

In pratica, questo eliminerebbe le ripercussioni legali dovute all'uso di software pirata in Russia, anche se lo stato stesso ha affermato che questa misura non costituisce un'agevolazione alla pirateria e che la violazione del diritto d'autore è ancora illegale e punibile con un massimo di sei anni di prigione e con multe fino a 500.000 rubli.