Linux e i server. Accoppiata vincente!

In passato, sarebbe stato possibile impersonificare Linux in un volenteroso e diligente studente universitario, orgoglioso delle proprie capacità e dei propri successi, pieno di idee immature ma con una buona dose di mordente. Ormai quello studentello si è laureato, è entrato nel mondo del lavoro e finalmente può dar libero sfogo al proprio furioso spirito imprenditoriale.

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a cura di Tom's Hardware

Linux e i server. Accoppiata vincente!

Figura 9: I loghi di Linux Apache MySQL e PHP/Perl/Python: LAMP

Due tendenze che stanno prendendo velocemente piede nel mondo Linux, includono piattaforme di sviluppo web ad alta disponibilità, come il progetto LAMP (Linux, Apache, MySQL e PHP,Perl o Python) assieme ad applicazioni specialistiche e di computer clustering. In una politica aziendale di taglio ai costi IT, Linux dimostra la sua efficacia come sostituto di installazioni server Windows e UNIX con macchine di vecchia generazione, spesso costose da mantenere. La piattaforma Linux si è addirittura rivelata un successo per le nuove tendenze tecnologiche: la virtualizzazione e applicazioni embedded altamente specializzate, come network attached storage o dispositivi di small-footprint network.

Linux ha anche guadagnato qualcosa come marchio di qualità da numerose società ad alto profilo, tra le quali citiamo Amazon ed E*Trade. In aggiunta ad alleanze strategiche con venditori di infrastrutture di livello superiore e produttori OEM come IBM, Dell e Hewlett-Packard, anche gli ambienti governativi in giro per il mondo stanno dimostrando un forte e continuo interesse nello sviluppo della piattaforma Linux, in special modo verso il segmento server.

Figura 10: Asian Linux, conosciuto anche come Asianux, loghi di Haansoft, Miracle e Real Flag.

Linux stà facendo anche qualche scorreria nel mercato asiatico, creando una struttura unificata, riconosciuta ufficialmente e standardizzata regionalmente, funzionante in entrambi i mondi server e desktop. Tramite le forze in moto in Cina, Giappone e Corea, siamo prossimi alla definizione ufficiale di un "Linux Asiatico". Un valido esempio ne è Asianux, una collaborazione di sviluppo tra i tre più grandi venditori asiatici di Linux: Red Flag Software, della Cina, la Miracle Linux Corporation (58,5% del quale è controllata dalla società con sede negli USA, Oracle Corporation) e Haansoft della Corea Del Sud.

Asianux, basato su Red hat, è a sua volta il fondamento per sistemi operativi server ad alta affidabilità e desktop potenti. Di maggior importanza il fatto che non si tratta di un sistema operativo completo ma solo del basamento su cui un sistema operativo si erige. Ciò consente alle compagnie in competizione di mantenere le proprie identità originali mentre si formalizzano in una singola entità i componenti core e kernel comunemente accettati e certificati.

Secondo una dichiarazione rilasciata nel 2005 da Alex Bahn, CEO di Sun Wah Linux, la motivazione più profonda di questo movimento, oltre alla semplice riduzione del carico di costi sulle infrastrutture IT, è l'indebolimento del monopolio Windows in Cina. Nell'Aprile del 2005, Turbolinux ha visto esplodere le proprie sottoscrizioni di circa 100 milioni di unità, firmando un patto triennale di integrazione con la Banca Del Commercio e Dell'Industria Cinese, che dispone di circa 20000 distaccamenti in tutta la nazione.

Alla fine dell'ultimo secolo, Amazon.com ha pubblicamente rivelato un risparmio che tocca l'incredibile cifra di 10 milioni di dollari grazie alla migrazione dei propri server UNIX in macchine a basso costo basate su Intel e Linux. Effettivamente, molti nomi dei più importanti gruppi societari mondiali si stanno dirigendo verso Linux per un motivo o per l'altro. Il motivo principale di questa migrazione di massa è sicuramente l'abbattimento dei costi complessivi di proprietà.