Listini più cari ma lavoratori cinesi più felici

I listini dell'elettronica di consumo e non solo sono destinati a crescere. Questo il prezzo per il miglioramento delle condizioni contrattuali e lavorative dei cinesi. Si prospettano salari mensili più alti del 20%/30%.

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a cura di Dario D'Elia

L'aumento dei costi di produzione in Cina rischia di far crescere i listini dell'elettronica di consumo, cellulari e prodotti informatici di tutto il mondo. Sarà bene prepararsi perché come sottolineano New York Times e Wall Strett Journal, il miglioramento delle condizioni lavorative cinesi avrà un costo.

Grande balzo in avanti 2.0

Sebbene i salari oltre la Grande Muraglia siano ancora bassi (75 centesimi di dollaro l'ora) sono previsti per quest'anno aumenti compresi tra il 20% e il 30%
. Le autorità di Pechino ad esempio hanno imposto alla provincia un minimo salariale mensile di circa 140 dollari (+20%).

Il trend è inevitabile soprattutto perché i prezzi locali stanno crescendo e il potere di acquisto dei lavoratori si sta erodendo. Gli economisti cinesi poi sono convinti che si debbano stimolare i consumi interni per alleggerire la bilancia commerciale troppo a favore delle esportazioni a basso prezzo.

L'obiettivo è di migliorare anche la qualità delle produzioni per trasformare la Cina in fornitore qualificato, non solo economico. Questo vuol dire che i beni più scadenti saranno sempre più spostati in località come Malaysia, Indonesia, Vietnam e Bangladesh. Il comparto tecnologico invece rimarrà in casa.

"La Cina non perderà la sua base produttiva perché ha un incredibile mercato domestico", ha spiegato Mary Gallagher, Direttore del Center for Chinese Studies presso University of Michigan. "Si concentrerà però sui beni di fascia alta. E questo coincide con le ambizioni del governo cinese. Non vogliono essere la bottega del mondo. Vogliono realizzare beni tecnologici".