Microsoft e ARM, la storia d'amore continua

Microsoft continua a supportare la piattaforma ARM64 con un nuovo aggiornamento per Windows 10 Insider Preview.

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a cura di Vittorio Rienzo

Microsoft avanza imperterrita nel supporto all’architettura ARM64, nonostante il connubio tra il sistema operativo Windows 10 e i chip ARM64 abbia fatto discutere non poco anche in maniera negativa, soprattutto per la compatibilità delle applicazioni.

La presenza del chip Snapdragon 8cx (il primo vero processore desktop basato su ARM64) all’interno del Surface Pro X ha però portato Microsoft ad essere uno dei maggiori sostenitori della nuova architettura, che ormai inizia ad imboccare la strada della concorrenza ai big come Intel ed AMD.

In particolare, nell’ultima build 19559 di Windows 10 Insider Preview per il ciclo di aggiornamento Fast Ring, Microsoft ha aggiunto il supporto ad ARM64 per l’hypervisor Hyper-V per gli utenti Windows 10 Pro e Windows 10 Enterprise.

Hyper-V di Microsoft offre prestazioni migliori per le macchine virtuali in quanto su Windows le VM vengono eseguite ad un livello più basso rispetto ad altri sistemi operativi. In questo modo viene agevolato l’utilizzo di Windows Sandbox, una macchina virtuale che esegue Windows 10 e permette di navigare in maniera sicura e scaricare file rischiosi, in quanto tutti i dati vengono eliminati alla chiusura dell’istanza.

Ovviamente è presto per dire se nel caso di un processore ARM si riescano ad ottenere prestazioni paragonabili ad architetture x86/AMD64, ma in ogni caso questo rappresenta comunque un grande passo in avanti.

A questo punto è chiaro se ARM intenda imporsi come competitor anche nel mercato desktop; con una crescita delle prestazioni annua pari al 20% è senza dubbio sulla buona strada, ma il percorso verso una vera concorrenza è ancora molto lungo. Anche nel mercato server ARM ha mostrato i muscoli, con i processori Neoverse che hanno dimostrato di offrire non solo un buon rapporto qualità / prezzo, ma anche buone prestazioni complessive in applicazioni per data center.

Come detto in precedenza la strada è ancora molto lunga, e allo stato attuale sono davvero pochi gli sviluppatori disposti a produrre software compatibili in maniera nativa anche con ARM64, tuttavia il progetto della società inizia a prendere forma e non è detto che la situazione non possa cambiare nel breve o medio periodo: non rimane che attendere ulteriori sviluppi.

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