Microsoft, ecco la risposta alle accuse mosse da Kaspersky

Microsoft è intervenuta sulla questione sollevata da Kaspersky, in merito a un'ipotetica concorrenza sleale sugli antivirus da parte dell'azienda di Redmond. Tutto ruota attorno a Windows Defender.

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a cura di Saverio Alloggio

Microsoft risponde a Kaspersky. Dopo le accuse mosse dall'azienda russa in merito a un'ipotetica concorrenza sleale in materia di antivirus, il colosso di Redmond è intervenuto sulla vicenda attraverso un post su TechNet. I temi affrontati abbracciano i punti cruciali, per una questione che ruota tutta attorno a Windows Defender, ovvero l'antivirus integrato di default all'interno di Windows 10.

Occorre innanzitutto sottolineare come Microsoft, formalmente, abbia semplicemente realizzato un approfondimento sulla gestione del rapporto tra Windows e i produttori di antivirus. Kaspersky non viene mai nominata, anche se è evidente come si tratti di una risposta in merito a ogni singolo punto dell'accusa mossa dall'azienda russa.

microsoft kaspersky

Per quanto riguarda la questione legata alle tempistiche concesse agli sviluppatori per testare la compatibilità dei loro software, Microsoft ha spiegato come il programma Insider sia stato strutturato appositamente. Ma non è tutto in quanto, attraverso l'iniziativa MVI (Microsoft Virus Initiative), il colosso di Redmond ha condiviso con i produttori di antivirus molti dettagli tecnici, con la logica di dare una nuova spinta all'intero settore.

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La parte più spinosa è però quella legata a Windows Defender. Si tratta dell'antivirus installato di default in Windows 10, in grado di mettersi automaticamente da parte nel momento in cui ne venga installato uno di terze parti. Secondo Kasperksy, questo software proprietario sarebbe un po' troppo solerte nel riattivarsi automaticamente.

microsoft kaspersky

In tal senso, Microsoft ha spiegato come gli antivirus di terze parti abbiano assolutamente l'opportunità di notificare agli utenti le licenze in scadenza. Solo quando queste vengono lasciate scadere dallo stesso utente, Windows 10 procede a riattivare Defender. L'azienda di Redmond ha inoltre ammesso come ci siano stati alcuni casi di disinstallazione di antivirus di terze parti, ma solo a causa di incompatibilità di sistema.

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Insomma, una risposta a 360° da parte di Microsoft a Kaspersky, anche se in maniera ufficiosa e indiretta. La questione appare comunque lontana da una risoluzione, e la battaglia legale sembra essere alle porte. Adesso occorrerà verificare se la denuncia mossa in Russia e in Europa sarà accolta, dando avvio al procedimento.

Microsoft Kaspersky

In ogni caso, ad oggi, la risposta ufficiale dell'azienda di Redmond è contenuta in una piccola nota:

"Microsoft Russia e Kaspersky Lab hanno un lungo trascorso di collaborazione in diverse aree. Il nostro impegno è quello di operare nel pieno rispetto della legge russa, e non abbiamo ancora ricevuto notifiche dall'antitrust. Non appena le riceveremo, le esamineremo con attenzione."


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