Microsoft presenta Silverlight 5, ecco l'ultimo dei Mohicani

Silverlight 5 è la nuova versione del plug-in di Microsoft per la gestione dei contenuti multimediali sul Web. La vita dell'anti-Flash, così soprannominato agli albori, sembra però giungere al termine. La casa di Redmond sembra puntare su HTML5.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft ha reso disponibile Silverlight 5, nuova versione del plug-in multimediale per i browser, originariamente prevista per il mese di novembre. Nato come antagonista di Adobe Flash, questo progetto sembra destinato a una morte prematura. Secondo indiscrezioni, questa dovrebbe essere l'ultima "major release" di Silverlight.

Il plug-in, dal peso inferiore ai 7 MB, si può scaricare da qui. Funziona su Mac e Windows ed è compatibile con Internet Explorer, Firefox, Google Chrome e Safari. Diversi siti hanno adottato Silverlight in questi anni, pensate al portale Rai.tv. Tra le novità di questa versione troviamo l'uso della GPU per decodificare contenuti H.264 più rapidamente e il Postscript Vector Printing per incrementare la qualità in uscita e ridurre la dimensione dei file.

Silverlight 5 ha uno stack grafico migliore con supporto 3D che usa API XNA su piattaforma Windows per ottenere l'accesso a basso livello della GPU in modo da disegnare vertex shader e primitive 3D a basso livello. 

Il plug-in estende per la prima volta il modello "Trusted Application" ai browser, il che significa che gli utenti non dovranno abbandonare il browser per compiere operazioni complesse come il supporto a più finestre, l'accesso sicuro COM e ai file di sistema, l'hosting HTML all'interno di Silverlight e il supporto P/invoke per far girare codice nativo esistente direttamente da Silverlight.

Finora Microsoft non ha fatto nulla per smentire le voci di un addio a Silverlight, e nonostante tutto questa versione sarà supportata fino al 2021. L'azienda è sempre più concentrata su HTML5 e il fatto che anche Adobe abbia fatto un passo indietro - seppur iniziale - nello sviluppo del proprio plug-in Flash non depone certo a favore della soluzione della casa di Redmond.