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a cura di Tom's Hardware

Microsoft smentisce le voci messe in giro dai propri rappresentanti sulla distribuzione del nuovo Service Pack (SP2) per Windows XP. Dalle affermazioni della scorsa settimana, sembrava che il Service Pack potesse essere disponibile, anche per gli utenti con copie pirata del sistema operativo.

Era stato Barry Goffe, group product manager di Redmond, a dare l’annuncio: “..abbiamo ritenuto che sia più importante tenere tutti al sicuro piuttosto che preoccuparci dei nostri introiti. Impedire a chi utilizza copie piratate di Windows di accedere alle patch si traduce in epidemie di worm e virus più ampie, eventi le cui conseguenze finiscono per impattare su tutta Internet e sui nostri utenti legittimi”. Il discorso di Goffe era parso tanto sensato e assennato da aver convinto molti addetti ai lavori di un cambio di linea decisivo da parte di Microsoft, finalmente attenta alla sicurezza della rete nel suo complesso e non solo ai propri profitti.

L’illusione e durata solo poche ore e un portavoce di Redmond ha già rettificato ”Gli articoli della stampa nei quali si dice che Windows XP Service Pack 2 si installerà sulle copie pirata del nostro sistema operativo non sono interamente vere. Invece, prima di installarsi, l´aggiornamento verificherà l´ID del prodotto (PID) confrontandolo con una lista di numeri sicuramente piratati. Se troverà uno di questi PID non si installerà”. In pratica verrà utilizzato lo stesso sistema messo a punto, a suo tempo, per il Service Pack 1.

Microsoft giustifica l’improvviso cambio di rotta in un intervista a eWeek "L´uso di software originale è una parte importante della sicurezza e della affidabilità del software. Perché significa poter continuare ad accedere agli ultimi miglioramenti di sicurezza e update del prodotto. Le versioni originali di Windows XP, insieme al Service Pack 2 di prossima uscita, rappresenteranno il più sicuro sistema operativo per ambiente desktop di Microsoft".

Inutile dire che il colosso informatico di Bill Gates ancora una volta ha dimostrato di non avere grande lungimiranza nelle proprie scelte. Se da una parte è infatti legittimo tutelare il copyright dei propri prodotti dall’altra è irresponsabile lasciare i sistemi privi di licenza scoperti dal punto di vista della sicurezza. Non perché gli utenti pirata vadano tutelati ma perché tutti navigano sulla stessa Rete e la presenza di sistemi vulnerabili non riuscirà a frenare la diffusione di virus e worm. In definitiva Internet resterà un luogo insicuro per tutti, esattamente come oggi, sia per gli utenti con licenza che per i “pirati”.