Miele al posto del silicio, il processore è dolce e sostenibile

Anche se al momento è ancora in fase di studio, potrebbe essere impiegato in futuro.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

In un insolito scenario di laboratorio dedicato alla produzione di parti per computer spicca la presenza del miele, un elemento apparentemente fuori luogo. "È semplicemente miele acquistato in negozio", spiega Zoe Templin, dottoranda presso la Washington State University di Vancouver. Ma per Templin e il suo team, il miele è molto più di un semplice elemento zuccherino concentrato.

Il miele, economico e ampiamente accessibile, emerge come chiave per sviluppare un nuovo tipo di componente informatico rispettoso dell'ambiente. Tale innovazione potrebbe non solo accelerare l'elaborazione dei dati ma anche ridurre l'impatto ambientale associato all'elettronica, una delle principali fonti di rifiuti tossici nel mondo.

Templin sottolinea il problema crescente dei rifiuti elettronici, con 50 milioni di tonnellate prodotte annualmente a livello globale, di cui soltanto il 20% viene riciclato. L'utilizzo del miele al posto di materiali tradizionali, come il silicio nei computer, potrebbe semplificare il riciclaggio e rendere il processo meno dannoso, dato che il miele si decompone naturalmente in acqua.

Il concetto alla base dei memristor, ovvero i componenti elettronici realizzati in camera bianca, è la loro capacità di elaborare dati e memorizzarli simultaneamente, richiamando così il funzionamento del cervello umano. Feng Zhao, capo progetto presso la WSU Vancouver, sottolinea l'importanza della doppia funzione, rendendo i memristor altamente efficienti, in sintonia con il modo in cui il cervello gestisce le informazioni.

Ma come mai il miele? Il laboratorio ha identificato nel miele le caratteristiche chimiche necessarie per far funzionare i memristor, grazie alle sue grandi catene molecolari che permettono di durare nel tempo senza un eccessivo deterioramento e quindi una conseguente perdita di dati. La stabilità e la sostenibilità del miele, a differenza di altri materiali informatici convenzionali, rappresentano un vantaggio aggiuntivo, contribuendo positivamente all'ambiente grazie al ruolo cruciale delle api nell'impollinazione.