Monitor gaming, i pannelli cinesi fanno abbassare i prezzi

Cresce la competizione nel segmento dei monitor gaming. Secondo il Digitimes, i pannelli di produzione cinese stanno portando a un ribasso dei prezzi.

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a cura di Manolo De Agostini

Stando alle "confidenze" di alcune fonti industriali raccolte dal Digitimes, il prezzo dei pannelli dedicati ai monitor gaming è sceso negli ultimi mesi in virtù dell’ingresso nel settore da parte dei produttori cinesi.

Sono tre le aziende che dominano il mercato dei pannelli gaming e rispondono ai nomi di Samsung Display, LG Display e AU Optronics (AUO).

I produttori cinesi di pannelli, tra cui BOE Technology, CPC-Panda LCD Technology e China Star Optoelectronics Technology (CSOT), hanno però iniziato a interessarsi pesantemente al segmento, incoraggiati dal supporto governativo e dagli alti margini generati da questi prodotti.

La crescente competizione ha quindi portato a un rapido calo dei prezzi dei pannelli gaming, con quelli con refresh rate pari a 144 Hz o inferiore che hanno visto scendere più nettamente i listini.

"I prezzi dei pannelli a 144 Hz e inferiori sono scesi del 10% di media nel 2018 e di un altro 5% finora nel 2019, in quanto la maggior parte dei fornitori cinesi si sta concentrando su questo segmento", scrive il Digitimes. L'ulteriore buona notizia è che il calo dovrebbe protrarsi nel secondo trimestre.

La forza dominante del settore rimane comunque Samsung Display, seguita da AU Optronics e LG Display secondo gli analisti di Sigmaintell Consulting.

Le consegne globali di pannelli per i monitor gaming si sono attestate a oltre il 60% del mercato a 6,1 milioni di unità nel 2018. Per l'anno in corso Samsung dovrebbe consegnare 5,5 milioni di unità, seguita da AU Optronics con 2,8 milioni, BOE con 1 milione e LG Display con 700.000 unità, secondo Sigmaintell.

"La grande concorrenza nel segmento dei 144 Hz potrebbe spingere i principali fornitori a spostare la loro attenzione verso i modelli di fascia alta con frequenze di aggiornamento che vanno da 165 a 240 Hz", conclude il Digitimes citando le fonti.