Monitor Serie 9 S27B970D, Samsung torna a fare sul serio

Recensione - Test del Samsung S27B970D, il modello che segna il ritorno di Samsung tra i pannelli IPS orientati alla grafica. Un ritorno benvenuto, considerato il risultato.

Avatar di Alberto De Bernardi

a cura di Alberto De Bernardi

Introduzione

Samsung torna a occuparsi di monitor per uso grafico con il nuovo Serie 9 S27B970D. Lo aveva già fatto in passato, ai tempi dei 19 pollici 4:3, e con buon successo di critica (ricordiamo ottime prestazioni colorimetriche a una frazione del costo dei modelli professionali di allora).

Poi una lunga parentesi in cui si è concentrata solo sui modelli TN consumer e oggi, finalmente, torna sulla scena con un prodotto nuovo, che prende le distanze da  quanto visto recentemente: da altri modelli Samsung TN, sicuramente, ma anche dal più recente PLS, più orientato al lavoro d'ufficio (S27A850D).

Questo S27B970D è infatti un mix unico di caratteristiche avanzate e design che non ha eguali sul mercato se non nell'Apple Thunderbolt Display da 27 pollici, con il quale ha diversi punti in comune e del quale è certo un diretto concorrente.

Samsung Syncmaster S27B970D LCD Monitor 27 Samsung Syncmaster S27B970D LCD Monitor 27"
Samsung LS22D300NY LED Monitor 21.5 Samsung LS22D300NY LED Monitor 21.5"
Samsung S27D390H Monitor 27 Samsung S27D390H Monitor 27"

Gli elementi di interesse di questo prodotto - nel bene e nel male - sono il pannello a 8 bit con tecnologia PLS (Plane to Line Switching, la versione Samsung della tecnologia IPS) e finitura lucida, il supporto per la calibrazione hardware (software di calibrazione proprietario fornito in bundle), la pre-calibrazione effettuata in fabbrica, il controllo attivo di uniformità della retroilluminazione, il gamut leggermente più ampio della media.

Siamo quindi di fronte ad alcune caratteristiche di stampo professionale unite ad altre di natura più consumer; ciascuno dovrà quindi giudicare in base al suo modo d'uso se il mix proposto da Samsung gli è congeniale o meno.         

La diagonale da 27 pollici è qui unita a una risoluzione di 2560x1440 pixel, comune tra i 27 pollici professionali anche se qui è stato scelto il formato 16:9 anziché il più diffuso 16:10. Il dot pitch è pari a circa 0,23mm, un valore molto basso che si presta ottimamente alla grafica e al disegno tecnico, meno al lavoro d'ufficio - area di lavoro molto ampia, ma caratteri minuti e poco confortevoli.

###old1884###old

La retroilluminazione a LED bianchi assicura una luminosità massima di 220 Cd/mq in modalità standard e 285 Cd/mq in modalità "Luminosità Elevata", che è uno dei modi colore disponibili, mentre il contrasto statico dichiarato è pari a 1000:1. L'angolo visivo utile è di 178°, al pari di tutti i pannelli IPS. Il tempo medio di risposta GtG è pari a 5 ms.

Il monitor integra una coppia di casse stereo da 7 Watt, 2 USB 2.0 e offre una completa gamma di ingressi, che include una DVI-D dual link, una HDMI v1.4 e una DisplayPort. Manca la classica VGA, ma non potendo avere tutto siamo lieti che Samsung abbia scelto di privilegiare la DisplayPort, che protegge l'investimento per il futuro. Da citare anche il supporto MHL (Mobile High-Definition Link) attraverso l'ingresso HDMI (cavo incluso).

Tutto questo a un prezzo di listino che sfiora i 1000 euro (999 per la precisione), ma già si trova su strada a partire da 850 euro.