Nvidia dice no al controllo della tensione, EVGA taglia EVBot

EVGA ha rimosso la porta per collegare un dispositivo EVBot dalla GTX 680 Classified. Una scelta che l'azienda ha addebitato a nuove regole di Nvidia sul controllo della tensione.

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a cura di Manolo De Agostini

EVGA GTX 680 Classified senza porta EVBot per controllare i parametri principali della scheda video. Stando a quanto emerso da una conversazione sui forum ufficiali dell'azienda statunitense, l'ammiraglia a singola GPU ha perso una caratteristica ormai divenuta un classico, usata soprattutto dagli overclocker più esperti e appassionati.

EVBot è un dispositivo da collegare a un'apposita porta sul PCB della scheda, che permette di controllare e gestire alcuni parametri in modo rapido e diretto, dalle tensioni alle frequenze. A quanto pare, almeno dalle risposte di Jacob Freeman di EVGA, la decisione di togliere questa caratteristica non è direttamente ricollegabile all'azienda, ma è figlia di regole più stringenti imposte da Nvidia.

La porta EVBot c'è....

"Sfortunatamente le nuove schede GTX 680 Classified non avranno l'EVBot", ha dapprima affermato ermeticamente il Product Manager, aggiungendo "non c'è stato più permesso di includere questa funzione", per poi puntualizzare in un secondo momento che "è stata rimossa per adeguarsi al 100% con le linee guida di Nvidia per la vendita di prodotti GeForce GTX. Nessun controllo della tensione è stato concesso, persino con un dispositivo esterno".

La casa di Santa Clara non vuole quindi che i partner offrano soluzioni che consentano di agire sulla tensione di funzionamento delle schede basate su chip Kepler G10x. Una scelta che certamente non farà la gioia degli appassionati - che comunque si può aggirare a proprio rischio e pericolo - e che rende il rapporto di Nvidia con i propri clienti un po' più chiuso.

La porta EVBot non c'è più

EVGA dal canto suo ha la colpa di non aver annunciato il cambiamento e in un'intervista con overclockers.com ha dichiarato di non aver intenzione, almeno per il momento, di tagliare il prezzo della scheda in questione. Il sito chiude con quesiti che ci sentiamo di condividere: perché Nvidia sta facendo questo? Stanno sperimentando un livello di RMA in crescita? Il controllo della tensione reale uccide le GPU Kepler troppo velocemente?

Inoltre, non è chiaro se Nvidia costringerà anche altre aziende - come Asus che offre Hotwire, simile a EvBot - a mettere da parte strumenti per la gestione facilitata dei parametri delle scheda video. Staremo a vedere, sperando che queste linee guida non impattino, magari in modo ancora più stringente, sulla prossima generazione di schede video.