Nvidia Einsten era un progetto reale, ma poi vi fu una sVolta

Molti si aspettano che prima o poi Nvidia usi il nome Einstein per un'architettura. In realtà l'azienda l'ha già fatto. A svelarlo il team della ricerca e sviluppo.

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a cura di Alessandro Bellia

Da alcune generazioni Nvidia usa il nome di famosi scienziati per identificare le proprie architetture di calcolo. Fermi, Kepler, Maxwell, Pascal, Volta e Turing. Sono in molti a chiedersi quando si arriverà a Einstein, il fisico che elaborò la teoria della relatività, ritenuto da molti la mente più brillante in epoca moderna.

E se vi dicessimo che Einstein è già stato usato? A scoprire questo piccolo, ma interessante aneddoto, sono stati i colleghi di Anandtech, che nei giorni scorsi hanno parlato con alcuni membri di Nvidia. Più o meno nel 2013, si pensava che il nome Einstein potesse identificare il successore dell'architettura Maxwell.

Così non è stato, ma il fatto curioso è che vi fu davvero un progetto Eistein. Non si trattava di una vera e propria architettura, ma di un progetto di ricerca grafico su cui l'azienda stava lavorando. E anche se il progetto non ha portato alcun frutto con il nome Einstein, lo ha fatto con un altro nome, Volta.

Perciò forse non vedremo mai una GPU chiamata Einstein raggiungere i nostri PC o un supercomputer (ma non è detto), ma almeno sappiamo che il progetto Nvidia Einstein è esistito davvero e che è stato un successo per l'azienda.

Volta è infatti l'architettura sulla quale sono basate le schede acceleratrici Tesla degli ultimi anni e da cui sono nate le GPU Turing per il settore grafico. Un progetto su cui Nvidia disse nel 2017 di aver speso qualcosa come 3 miliardi di dollari.