Nvidia entra nella Linux Foundation, svolta sui driver open?

Nvidia entra nella Linux Foundation. Dalle prime dichiarazioni dell'azienda, però, pare non essere in vista alcun cambiamento sulla politica proprietaria dei driver, anche se sperare non fai mai male.

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a cura di Alberto De Bernardi

Linux Foundation annuncia l'adesione di quattro nuove aziende, tra le quali Nvidia. L'espansione del mondo Linux continua costantemente, se non nei desktop degli utenti finali, certamente in alcune aree considerate strategiche da molte aziende, come il mobile e il mondo dell'elettronica embedded. Non stupisce quindi che aziende del calibro di Nvidia sentano che è arrivato il momento di stringere maggiormente i rapporti con il mondo del pinguino.

Salvo le inevitabili dichiarazioni di rito come "l'ingresso in Linux Foundation accelererà la collaborazione con le organizzazioni e gli individui che plasmeranno il futuro di Linux...", firmata Scott Pritchett, vicepresidente per la piattaforma software Linux di Nvidia, nulla lascia intendere maggiori concessioni di Nvidia alla filosofia open source

Come noto, finora l'azienda ha mantenuto una gestione proprietaria dei driver Linux e Solaris, per ragioni di codice condiviso tra diverse piattaforme e altre ragioni puramente commerciali/competitive. Questa situazione non sembra destinata a cambiare nell'immediato futuro. Discorso analogo anche per la piattaforma Tegra, su cui si gioca oggi la partita più interessante.

Essere membri di Linux Foundation non significa, necessariamente, impegnarsi attivamente sul fronte open source. A prova di questo fatto, basti citare la presenza nella fondazione di Adobe, (che ha interrotto lo sviluppo di Flash Player per Linux) o AMD (che si trova con i suoi driver Catalyst in una situazione analoga a quella Nvidia).

Per il momento, gli utenti non sembrano lamentarsi troppo della cosa: i driver Linux di Nvidia sono infatti regolarmente aggornati, stabili ed efficienti, certo migliori di quelli sviluppati dalla comunità facendo reverse engineering. Ovviamente speriamo che l'impegno di Nvidia sia concreto e tangibile, e non pura facciata.