NVIDIA gallina dalle uova d'oro per TSMC, ma Apple rimane irraggiungibile

NVIDIA è diventato il secondo cliente più importante di TSMC, ma Apple rimane saldamente al primo posto, generando il 25% del fatturato della fonderia.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Il 2023 è stato un anno incredibile per TSMC, ma quali sono stati i clienti più importanti? A dircelo sono le stime di Dan Nystedt, analista finanziario specializzato nelle compagnie di semiconduttori. Secondo i dati, NVIDIA ha rappresentato l’11% del fatturato di TSMC nel 2023, un aumento incredibile rispetto al 2022 che posiziona l’azienda capitanata da Jensen Huang al secondo posto di questa particolare classifica.

Si, perché il “Cliente A” di TSMC, quello che nei documenti SEC non è mai menzionato apertamente e che ha rappresentato il 25% del fatturato della fonderia nel 2023, finendo primo in classifica, è Apple. La società di Cupertino è da tempo il cliente più importante di TSMC e lo scorso anno ha pagato, per i propri chip, 17,52 miliardi di dollari. NVIDIA, dal canto suo, ha sborsato la bellezza di 7,73 miliardi di dollari.

Secondo Nystedt, il 91% del fatturato 2023 di TSMC è legato a soli 10 clienti, un incremento significativo rispeto all’88% registrato nel 2022. Tra questi, oltre ad Apple NVIDIA, ci sono AMD, Mediatek, Qualcomm, Broadcom, Sony e Marvell.

Sono anni che Apple è il cliente più importante di TSMC, ma era da parecchio tempo che nessun altro superava la soglia del 10%. L’enorme aumento di ordini da parte di NVIDIA è legato all’esplosione dell’intelligenza artificiale, che ha portato alle stelle la richiesta di processori NVIDIA H100 e A100, per cui TSMC cura sia la produzione dei chip che il packaging, dato che sfruttano la tecnologia CoWoS dell’azienda. NVIDIA quindi non paga solo la produzione, ma anche il packaging avanzato.

Vista l’incredibile adozione dell’IA, è quasi certo che la percentuale di NVIDIA aumenterà ancor di più nel 2024, anche considerando che l’azienda ha già prenotato una certa capacità produttiva per assicurare un’offerta costante ed evitare problemi di shortage.

Dal canto suo, anche AMD sta vivendo un periodo di richiesta sempre più alta, specialmente per quanto riguarda la famiglia di processori EPYC per data center e gli acceleratori grafici Instinct MI300; che sia la prossima azienda a superare la soglia del 10%?