L'universo dei processori ARM sta per accogliere un nuovo protagonista di peso, con NVIDIA che si prepara a sfidare direttamente i colossi del settore consumer attraverso il suo ambizioso chip N1X. I primi test prestazionali emersi in rete rivelano un processore da 20 core capace di competere con le soluzioni di fascia alta di AMD e Intel, segnando potenzialmente una svolta nell'equilibrio del mercato delle CPU. La comparsa di questo processore nei benchmark Geekbench rappresenta il primo assaggio concreto delle ambizioni di NVIDIA nel segmento consumer, dopo anni di speculazioni e rinvii annunciati.
Il sistema di test che ha rivelato le prestazioni dell'N1X appartiene alla serie HP 8EA3, ancora non commercializzata, e funziona sotto Ubuntu 24 con Geekbench 6.2.2. I risultati mostrano 3096 punti nel test single-core e 18837 punti nel multi-core, posizionando il processore NVIDIA in una fascia prestazionale competitiva rispetto alle soluzioni attualmente disponibili sul mercato. Questi numeri collocano l'N1X al di sopra delle prestazioni ufficiali sia del Ryzen AI HX 370 che dell'AI MAX+ 395 di AMD nei test single-core.
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La configurazione rivelata dai test suggerisce una stretta parentela con il GB10 Superchip già annunciato da NVIDIA per il mercato degli sviluppatori AI. L'architettura a 20 thread corrisponde infatti alla descrizione tecnica del GB10, che combina 10 core Cortex-X925 ad alte prestazioni con 10 core Cortex-A725 orientati all'efficienza energetica. Le frequenze operative raggiungono i 4,051 GHz nei picchi massimi, nonostante i dettagli iniziali indicassero un boost limitato a 2,81 GHz.
La sfida nel mercato dei processori di fascia alta
Il confronto prestazionale posiziona l'N1X in un territorio competitivo particolarmente interessante. Con l'80% delle prestazioni single-core dell'Apple M4 MAX e il 73% di quelle multi-core, il processore NVIDIA dimostra di poter rivaleggiare con soluzioni consolidate come il Ryzen 7 9800X3D (che potete acquistare su Amazon) e l'Intel Core Ultra 9 285K. Questa performance assume particolare rilevanza considerando che si tratta di test preliminari su hardware non ancora ottimizzato per il mercato consumer.
La memoria di sistema rilevata nei test presenta alcuni aspetti intriganti: i benchmark indicano 119 GB disponibili su una configurazione interna da 120 GB, suggerendo una possibile architettura da 128 GB totali con 8 GB riservati alla GPU integrata. Questa configurazione di memoria rappresenterebbe un approccio innovativo nell'integrazione tra componenti di elaborazione e grafica, potenzialmente derivato dall'esperienza di NVIDIA nel settore delle schede grafiche professionali.
Le specifiche tecniche emergenti suggeriscono una strategia di differenziazione del prodotto ben definita. Mentre l'N1X sembra destinato ai sistemi desktop, NVIDIA starebbe sviluppando parallelamente una variante N1 orientata al mercato dei laptop. Questa diversificazione riflette un approccio maturo alla segmentazione del mercato, con NVIDIA che cerca di posizionarsi simultaneamente in più categorie di dispositivi.
L'architettura Blackwell che alimenta l'N1X deriva direttamente dal GB10 Superchip, già implementato nei sistemi NVIDIA Spark e nelle sue varianti personalizzate prodotte da ASUS, Gigabyte, MSI e altri partner. Questa genealogia tecnica suggerirebbe la presenza di 6144 core CUDA nella configurazione grafica, equiparando la potenza GPU a quella di una RTX 5070, sebbene questi dettagli non siano ancora confermati ufficialmente.
Il TDP del sistema consumer rimane ancora da definire, mentre la versione GB10 destinata agli sviluppatori AI opera con un consumo di 170W. La gestione energetica rappresenterà un aspetto cruciale per il successo commerciale dell'N1X, specialmente considerando la necessità di bilanciare prestazioni elevate con efficienza operativa nei sistemi desktop tradizionali.
La roadmap di rilascio rimane avvolta nell'incertezza, con NVIDIA che ha posticipato l'annuncio previsto per Computex senza fornire una nuova tempistica. Il GB10 Superchip è programmato per luglio 2025, ma non è chiaro se l'N1X seguirà la stessa timeline o se richiederà ulteriori sviluppi per l'ottimizzazione consumer