Un intruso peloso ha trasformato quello che doveva essere un tranquillo giardino pensile di Google in un piccolo dramma urbano londinese. Sul tetto del nuovo quartier generale della multinazionale tecnologica, lungo 300 metri, una volpe ha deciso di stabilire la propria dimora, creando non pochi grattacapi agli architetti e ai futuri inquilini dell'edificio. La situazione, che si protrae ormai da tre anni, solleva interrogativi curiosi su come la natura riesca sempre a trovare il proprio spazio anche nelle metropoli più tecnologiche.
L'imponente struttura di 11 piani, frutto della collaborazione tra Thomas Heatherwick Studio e Bjarke Ingels Group, rappresenta un ambizioso progetto architettonico che dovrebbe accogliere fino a 7.000 dipendenti entro la fine di quest'anno. Il giardino pensile costituisce il cuore pulsante del design, concepito come spazio di relax dove i lavoratori possono consumare i pasti e, presumibilmente, partorire le prossime innovazioni digitali. L'area verde, rigogliosa di fiori selvatici e piante boschive, era stata progettata per ospitare api, pipistrelli, uccelli e farfalle, ma non certo volpi metropolitane.
La presenza dell'animale non è passata inosservata: secondo quanto riportato dal Guardian, la volpe ha iniziato a scavare tane nel terreno accuratamente paesaggistico, lasciando tracce inequivocabili del proprio passaggio. I testimoni collegati al cantiere hanno segnalato avvistamenti sporadici e, più prosaicamente, escrementi sparsi qua e là nel giardino. Nonostante Londra sia famosa per la popolazione di volpi urbane, rimane un mistero come l'animale sia riuscito a raggiungere un tetto così elevato di un edificio in costruzione dal 2018.
Google ha minimizzato la questione attraverso una dichiarazione ufficiale, spiegando che "gli avvistamenti di volpi nei cantieri sono piuttosto comuni, e il nostro sviluppo di King's Cross non fa eccezione". L'azienda ha precisato che le apparizioni dell'animale sono state brevi e hanno avuto un impatto minimo sui lavori di costruzione in corso. Tuttavia, la situazione potrebbe complicarsi quando i dipendenti inizieranno effettivamente a utilizzare lo spazio verde.
La rimozione della volpe si presenta come una sfida più complessa del previsto. Questi animali sono noti per la loro straordinaria capacità di adattamento, caratteristiche che li hanno resi protagonisti della fauna urbana londinese. Con l'apertura dell'edificio programmata entro i prossimi mesi, Google si trova a dover risolvere un problema che unisce ingegneria, urbanistica e gestione della fauna selvatica.
Il progetto architettonico, che doveva rappresentare un esempio di coesistenza armoniosa tra tecnologia e natura, si trova ora a confrontarsi con una realtà imprevista. Lo spazio verde pensile, concepito come area condivisa tra esseri umani e piccola fauna, ha attirato un inquilino non invitato che potrebbe compromettere l'accessibilità dell'area ai futuri utilizzatori. La vicenda illustra perfettamente come anche i progetti più sofisticati debbano fare i conti con l'imprevedibilità del mondo naturale, specialmente in una città come Londra dove la convivenza con le volpi rappresenta una costante quotidiana.
Immagine di copertina: Thomas Heatherwick Studio