Nvidia ha deciso di rimborsare con 30 dollari tutti gli acquirenti delle GeForce GTX 970, che hanno aderito alle 15 class action statunitensi del febbraio 2015. La vicenda è nota: il colosso delle schede video è stato denunciato per pubblicità ingannevole e scorretta.
"Gli imputati hanno condotto un'azione volta a indurre in errore il consumatore circa le caratteristiche, le qualità e i vantaggi della GTX 970 affermando che la scheda fornisce 4 GB di memoria effettivi, 64 ROPs e 2048 KB di cache L2, quando in realtà non lo fa", si legge nel vecchio testo della denuncia.

"Il marketing legato alla GTX 970 portato avanti dagli imputati era inteso e ha creato la percezione tra i consumatori che il prodotto era, di fatto, in grado di conformarsi con le specifiche come pubblicizzato". In verità la scheda è risultata avere specifiche diverse e l'azienda ha poi fornito spiegazioni.
Ad ogni modo Nvidia, in accordo con i partner Asus, EVGA e Gigabyte, vuole chiudere la questione e tutto lascia intendere che la proposta di accordo verrà accettata. I 30 dollari proposti sono il frutto di un semplice calcolo. Dato che la scheda costava mediamente circa 350 dollari e gli 0,5 GB "mancanti" dai 4 Gb dichiarati rappresentano il 12,5%, i denuncianti chiedevano 43,75 dollari di rimborso. Nvidia ne propone qualcuno in meno ma la sostanza è quella.
Inoltre, Nvidia è d'accordo a farsi carico degli 1,3 milioni di dollari di spese legali sostenute dai consumatori e riconoscere complessivamente 23mila dollari ai 23 denuncianti iniziali.