Otto Tesla V100 e 40.960 CUDA core nel nuovo Nvidia DGX-1

Nvidia ha rinnovato la propria offerta di supercomputer per lo sviluppo delle intelligenze artificiali adottando la nuova Tesla V100. Ecco le nuove versioni di DGX-1 e DGX Station.

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a cura di Manolo De Agostini

Se avete bisogno di otto Tesla V100 per un totale di 40.960 CUDA core e 128 GB di memoria grafica all'interno di un singolo sistema, Nvidia ha qualcosa che fa al caso vostro. Si chiama DGX-1, ed è la nuova versione del supercomputer destinato allo sviluppo delle intelligenza artificiali.

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Il prezzo è un po' alto, circa 150.000 dollari, ma il target sono le migliaia di realtà e aziende che stanno dando vita quella che Nvidia definisce una nuova rivoluzione nel campo dell'informatica, quella guidata da intelligenze artificiali che giorno dopo giorno diventano sempre più autonome e potenti.

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La precedente incarnazione di DGX-1 si basava su otto Tesla P100 e ha ricevuto una calda accoglienza, con la non profit OpenAI creata da Elon Musk tra i primi acquirenti. Secondo Nvidia la prima versione di DGX-1, grazie ai 28.672 CUDA core e una potenza fino a 170 TFLOPS con calcoli FP16, offriva una potenza equivalente a 400 CPU. NVLink, inoltre, garantiva fino a cinque volte le prestazioni di una connessione PCI Express standard.

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Con la nuova versione di DGX-1, Nvidia alza la posta. Con otto GPU Volta in uno chassis 3U è possibile raggiungere fino a 960 TFLOPs di potenza con calcoli FP16, senza dimenticare la presenza di 5120 unità Tensor core dedicate all'allenamento delle reti neurali. A condire il tutto la connessione NVLink 2.0, che aumenta il throughput fino a dieci volte rispetto al PCI Express. Il tutto senza incrementare i consumi.

Secondo la casa di Santa Clara il supercomputer offre una potenza pari a 800 CPU (o 400 server) e può ridurre il tempo richiesto per allenare le reti neurali dagli 8 giorni necessari con una Titan X a otto ore. Oltre all'hardware, anche il software gioca un ruolo importante. DGX-1 è integrato con lo stack software dedicato al deep learning di Nvidia e ai principali servizi di gestione cloud. Pieno supporto quindi ai framework PyTorch, Caffe2 e TensorFlow, solo per citarne alcuni.

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Nvidia ha fatto sapere che chi acquisterà oggi un sistema DGX-1 con GPU Tesla P100, nel terzo trimestre godrà dell'aggiornamento gratuito alle GPU Tesla P100.

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Chi non ha bisogno di così tanta potenza, ha la possibilità di optare per DGX Station, un sistema che secondo Nvidia può sostituire fino a 400 CPU e consumare un ventesimo dell'energia. Questo perché al suo interno ha quattro Tesla V100 che garantiscono una potenza di 480 TFLOPS (FP16). Il tutto è raffreddato a liquido. Il sistema ha un prezzo di 70.000 dollari ed è accompagnato da una suite software completa.


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