Sandy Bridge-E, l'efficienza soffre con l'overclock

Test - Scopriamo se con l'overclock è possibile incrementare l'efficienza dei processori Intel Sandy Bridge-E.

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a cura di Tom's Hardware

Sandy Bridge-E, l'efficienza soffre con l'overclock

I risultati parlano da soli. Il Core i7-3960X è sicuramente il processore più veloce che si può acquistare: ha un ampio margine di overclock, ma la sua efficienza soffre tremendamente quando lo spingente oltre le specifiche standard.

Data la sua complessità e il target di mercato, non c'è alcun modo per i chip LGA 2011 di competere contro le soluzioni LGA 1155 a basso consumo e relativamente veloci come i Core i5-2500K e i7-2600K.

È un problema? Per chi ha bisogno delle prestazioni di una CPU LGA 2011, probabilmente no. Il Sandy Bridge-E integra un controller a quattro canali, 40 linee PCI Express 3.0, un sacco di cache L3, e fino a sei core. Tanta potenza richiede tanta energia, nonostante sia fatto con transistor a 32 nanometri.

Anche alzare la frequenza senza toccare la tensione pesa sull'efficienza. L'effetto non è particolarmente evidente fino a 4,5 GHz, poi comincia a calare perché il consumo aumenta più delle prestazioni al crescere della frequenza. In questa situazione aumentare anche la tensione non può che peggiorare le cose.

Il conclusione possiamo quindi affermare che con le CPU Sandy Bridge quad-core con l'overclock si può ottenere anche una migliore efficienza, ma non con Sandy Bridge-E.

A chi cerca il massimo delle prestazioni consigliamo un moltiplicatore Turbo Boost 42x con cinque/sei core attivi, un moltiplicatore 43x con tre/quattro core attivi, e un rapporto 45x con uno/due core attivi. Così si ottiene un miglioramento significativo delle prestazioni con ragionevoli incrementi del consumo energetico.