Conclusioni
Il PCI Express 2.0 porta vantaggi ai produttori di hardware, difficili da catturare in un'analisi tecnica come questa. I requisiti energetici possono essere controllati via software aggiungendo o riducendo il numero di linee PCIe e la velocità del collegamento utilizzato. Inoltre, possono essere soddisfatti i requisiti energetici delle schede più potenti. Allo stesso tempo, il PCIe 2.0 è completamente compatibile con le precedenti revisioni hardware, e non incrementa i costi per i consumatori, accelerando la transizione tra un generazione di chipset e la successiva. Da questo punto di vista, raccomandiamo quindi il PCIe 2.0 a tutti, perché non presenta svantaggi.
Il nuovo standard è realmente necessario oggigiorno? Fin quando le soluzioni grafiche potranno operare con i dati immagazzinati all'interno del local video frame buffer, sia una Radeon HD 3850 sia una GeForce 9900 GX2 potranno operare vicino alle loro prestazioni massime, anche con un collegamento limitato a x8 o x4. Quando bisogna accedere a texture più grandi, come nel caso di Crysis o Flight Simulator X, il bandwidth dell'interfaccia diventa un elemento cruciale. Ogni collegamento al di sotto dell'ampiezza x16 limiterà notevolmente la giocabilità.
La risposta, così, diventa sì: avrete bisogno del bandwidth massimo e del PCIe 2.0 per tutte le applicazioni 3D più esigenti.
Benchmark come Futuremark 3DMark06, PCMark Vantage, Prey o Quake mettono in luce il risvolto della medaglia: sono in grado di sfruttare i 512 MB (Radeon HD 3850) o i 2x 512 MB (GeForce 9800 GX2) di dati grafici, e quindi tutto fila liscio, anche senza la banda massima.