Portatili con touchscreen obbligatorio, l'impatto sui prezzi

Intel aumenta i finanziamenti ai produttori per tenere bassi i prezzi dei notebook con schermi touch, che da giugno saranno obbligatori sugli ultrabook. Le stime di vendita sono ottimistiche, forse troppo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Intel sta facendo pressione sui produttori orientali perché abbassino i prezzi degli schermi touchscreen. Una scelta obbligata dato che, come ci aveva già anticipato Asus, da giugno lo schermo touch sarà obbligatorio sugli ultrabook, in quanto inserito fra i requisiti minimi per poter apporre il proprio marchio sui prodotti con Haswell. Una volta diffusa la notizia si temeva che la mossa di Intel preludesse a un incremento dei prezzi dovuto a una serie di fattori, fra cui il più importante è la prevedibile carenza degli schermi touch nei mesi a venire.

Il touchscreen sarà d'obbligo

Le vendite di PC nel primo trimestre 2013 però sono un segnale inequivocabile della crisi del settore, che gli analisti - e non solo - imputano anche ai prezzi troppo salati. Un incremento dei listini causerebbe un tracollo ancora peggiore. Intel lo sa bene, tant'è vero che qualche tempo fa ha promesso che quest'estate arriveranno ultrabook con Haswell a prezzi di partenza di 599 dollari e con una dotazione più ricca di quella attuale.

Per centrare l'obiettivo l'azienda di Santa Clara ha deciso di aumentare i sussidi marketing che eroga ai produttori. A quanto pare l'operazione congiunta con Microsoft (che dovrebbe ridurre i costi delle licenze Windows) porterà a una riduzione dei prezzi dei prodotti touch dal 20 al 25 percento.

Basta uno schermo nuovo per portarli al successo?

Secondo le fonti del Digitimes le vendite di notebook touchscreen potrebbero raggiungere 4,2 milioni di unità nel secondo trimestre, in crescita del 70% su base sequenziale. Negli ultimi mesi inoltre il tasso di rendimento nella produzione dei pannelli touch sarebbe migliorato, contribuendo a ridurre i costi produttivi dagli attuali 70-80 dollari a 50 dollari nel terzo trimestre. Il problema è che questi numeri non quadrano con le proiezioni di vendita per il terzo trimestre 2013, che parlano di una crescita sequenziale del 4-5%.

Quello che ci chiediamo è se davvero il problema dei notebook sia la mancanza dello schermo touch, e se di conseguenza aggiungendo questo componente tutti faranno la fila per comprarsi un portatile. Saremo anche scettici, ma non ci crediamo.