I primi cavi Thunderbolt in fibra ottica sono finalmente disponibili grazie alla giapponese Sumitomo Electric. Si tratta delle primissime connessioni ad aver ricevuto la certificazione Intel, fino ad ora prevista solo per le unità Thunderbolt in rame. Già, è proprio qui la differenza sostanziale: il materiale di realizzazione. Questo dovrebbe consentire un aumento delle prestazioni, sopratutto a lunga distanza. Prova ne sia che i formati disponibili saranno da 10, 20 e 30 metri contro gli attuali (in rame) da 0,3 a 3 metri.
Cavi lunghi Thunderbolt
Si parla sempre di due canali di trasmissione da 10 Gbps ciascuno e di un diametro esterno per il cavo di 4,2 mm, ma è evidente che ci si aspetta una qualità superiore nel trasferimento dati - forse una decisiva riduzione di interferenze e "rumore". Da rilevare poi che piegare il cavo a 180° o annodarlo non dovrebbe creare alcun problema. I connettori sono leggermente più lunghi ma comunque retro-compatibili.
L'unico reale difetto dei cavi Sumitomo è che non sono in grado di alimentare i dispositivi. Per questo motivo ogni periferica esterna avrà bisogno di essere connessa a una batteris o alla rete elettrica di casa. Se si pensa di non poter fare a meno di questa funzione bisognerà ripiegare sulle versioni in rame.
Comparativa
"La tecnologia Thunderbolt continua a portare prestazioni e versatilità a Mac e PC", ha commentato Jason Ziller, direttore pianificazione marketing di Intel per la tecnologia Thunderbolt. "I nuovi cavi ottici Thunderbolt di Sumitomo aggiungono un alto livello di versatilità, in particolare per i creatori di media e appassionati".
La disponibilità sul mercato dei cavi in fibra è fissata per i prossimi mesi; i prezzi di listino saranno in proporzione leggermente più alti rispetto alle versioni in rame.