L'instabilità dei processori Raptor Lake di Intel continua a far parlare di sé, sebbene in misura decisamente minore rispetto ai mesi scorsi. Nonostante i numerosi aggiornamenti firmware rilasciati dall'azienda di Santa Clara, alcuni problemi persistono ancora in specifiche condizioni d'uso. Proprio la scorsa settimana, Intel ha distribuito un nuovo microcode, identificato come 0x12F, progettato per risolvere definitivamente il problema della "Vmin Shift instability", un'anomalia che si riteneva già corretta con le precedenti patch ma che evidentemente continuava a manifestarsi in scenari particolari.
Il nuovo aggiornamento 0x12F si presenta come un'estensione del precedente 0x12B, integrando correzioni aggiuntive per situazioni non completamente risolte. In particolare, questo update affronta un problema limitato ma significativo: l'instabilità che si verifica sui sistemi Raptor Lake in funzione per più giorni consecutivi durante l'esecuzione di carichi di lavoro leggeri o con pochi thread attivi. Una situazione che, sebbene non comune, poteva ancora comportare problemi su alcune configurazioni.
La storia di un processore problematico
La saga dell'instabilità dei Raptor Lake ha raggiunto il suo apice nel settembre 2024, quando Intel ha rilasciato il massiccio aggiornamento 0x12B. Questo firmware rappresentava una soluzione completa che combinava i precedenti update 0x125 e 0x129, affrontando diverse problematiche critiche che stavano causando caos sui chip affetti e, in molti casi, portando a una morte prematura dei processori. Nello specifico, l'aggiornamento 0x12B correggeva le richieste di tensione elevata da parte dei CPU Raptor Lake durante attività leggere o in stato di inattività.
Prima di questi interventi correttivi, molti processori Raptor Lake, soprattutto i modelli della serie K, stavano subendo un'usura accelerata a causa dell'estremo stress sul circuito dell'albero di clock all'interno del core IA e delle temperature e tensioni eccessivamente elevate. Il malfunzionamento del circuito dell'albero di clock causava uno spostamento nel ciclo di duty del clock, portando a instabilità del sistema e, nei casi più gravi, alla completa cessazione di funzionamento della CPU.
È importante sottolineare che Intel ha confermato che l'aggiornamento del microcode 0x12F non comporta ulteriori penalizzazioni prestazionali rispetto a quanto già introdotto dai precedenti aggiornamenti. Un aspetto non trascurabile per gli utenti preoccupati che le continue patch potessero compromettere le performance dei loro sistemi. Va anche precisato che questo aggiornamento si applica specificamente ai processori di 13a e 14a generazione e non riguarda i più recenti processori della serie Core Ultra 200S, che non presentano (almeno per quanto noto) problemi di instabilità.
I possessori di CPU Raptor Lake non dovranno attendere a lungo per ricevere gli aggiornamenti BIOS con il nuovo firmware. Secondo quanto riportato da ComputerBase, alcuni produttori di schede madri, come ASRock, stanno già rilasciando aggiornamenti BIOS che includono il microcode 0x12F. È consigliabile per tutti gli utenti di questi processori verificare regolarmente la disponibilità di aggiornamenti sul sito del produttore della propria scheda madre per installare tempestivamente le correzioni.
Sii sincera... non hai la più pallida idea di quello che significa quel paragrafo, vero?
Lo si capisce perfettamente da come è stato tradotto (santo Google per voi finti giornalisti).
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