Ray tracing sugli smartphone per una grafica fotorealistica

RayCore porterà il ray tracing anche su smartphone e tablet. Ne è convinta Siliconarts, una startup sudcoreana che ha già siglato un accordo di licenza con un'altra azienda. Con questa tecnica di rendering le scene diventeranno più reali.

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a cura di Manolo De Agostini

Siliconarts, una startup sudcoreana nata nel 2010 e impegnata nel settore della grafica, ha sviluppato RayCore, un processore grafico - integrabile anche nei moderni system on chip - capace di eseguire il ray tracing in tempo reale. Secondo un dirigente dell'azienda i primi smartphone in grado di gestire questa tecnica arriveranno presto, poiché è già stato siglato il primo contratto di licenza con un'azienda su cui però permane l'anonimato.

Con ray tracing s'intende un algoritmo, o se preferite di una soluzione di rendering, che riproduce la scena con una tecnica che segue i raggi (ray) partendo dal punto di vista della telecamera anziché dalle sorgenti di luce. Questo dovrebbe consentire non solo un passo in avanti per quanto concerne l'illuminazione in-game, ma anche un maggiore realismo della scena.

Rasterizzazione contro Ray Tracing - clicca per ingrandire

"Usata principalmente negli studi di Hollywood per creare esperienze cinematografiche come Toy Story e Avatar, gli effetti realistici sono la chiave che differenziano le caratteristiche della tecnologia ray tracing rispetto all'approccio tradizionale (rasterization). Questa tecnica finora è stata implementata solo usando il software, a causa dei limiti nel processo di calcolo esponenziale e i lunghi tempi di rendering. Inoltre non è mai stata applicata in tempo reale", si legge nel comunicato stampa diramato dall'azienda sudcoreana.

Siliconarts ritiene di avere con RayCore 1000 la soluzione per poter rendere usabile la tecnica del ray tracing, il tutto consumando poco, come si confà a ogni architettura che aspira a entrare nel settore mobile. RayCore è basato su architettura MIMD (multiple instruction, multiple data-stream) ed è compatibile con AMBA, AXI e bus PCI Express, oltre che con i sistemi operativi Android 1.6 "Froyo" e Android 4.0 "Ice Cream Sandwich".

Ray Core

"La caratteristica fondamentale di questo prodotto è che il ray tracing, considerato impossibile da implementare usando l'hardware, è ora disponibile non solo sui PC e nei server, ma anche in diversi dispositivi come smartphone e TV intelligenti. Nessuna delle aziende impegnate nel settore GPU ha realizzato il ray tracing in tempo reale con successo e il loro livello di tecnologia è ancora insignificante. È quasi impossibile da applicare", ha dichiarato Hyung Min Yoon, amministratore delegato di Siliconarts.

Le prestazioni di RayCore 1000 però a prima vista non sembrano eccezionali. Si parla di 36 milioni di ray al secondo per core (216 milioni di raggi al secondo usando sei core) e della capacità di gestire dai 14 ai 24 milioni di raggi al secondo per core in caso di scene tridimensionali. Come sottolineato dal sito X-bit Labs, questi dati si scontrano con i 252 milioni di raggi al secondo raggiunti da Nvidia con la GeForce GTX 480 (scheda del 2010) e il proprio motore di ray tracing in tempo reale Optix. Secondo l'azienda il risultato era ulteriormente migliorabile almeno fino al 30% se il ray-tracer fosse stato ottimizzato a mano.

RayCore, specifiche

Inoltre, rimane il fatto che "tutti i programmi sono stati scritti per il tradizionale metodo della rasterizzazione e non ci sono software che oggi sfruttino RayCore. Naturalmente, il porting del software tradizionale lavorerà in modo appena efficiente sull'architettura ray-tracing", conclude X-bit Labs. Non possiamo quindi che attendere maggiori dettagli su RayCore e la misteriosa azienda che vi ha scommesso. Forse ne sapremo di più già nei prossimi giorni, poiché tra domani e l'undici di ottobre ci sarà l'i-SEDEX2012, un evento in Corea del Sud dove l'azienda mostrerà RayCore.