Fuori dal browser, nulla

Recensione - Test del Cr-48 e del sistema operativo Chrome OS.

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a cura di Tom's Hardware

Fuori dal browser, nulla

Chrome OS è essenzialmente un browser potenziato. Se prendete un notebook con Linux e usate Chrome a schermo intero, avrete in effetti un risultato del tutto simile a quello del Cr-48. Questo significa anche, tra le altre cose, che Flash non funziona molto bene, perché si tratta della versione per Linux - come forse saprete non funziona bene quanto quella per Windows. Ciò nonostante YouTube funziona in Flash e non in HTML5 (ma potete modificare questa impostazione manualmente: Su YouTube arriva l'HTML5, flash addio?), e la risoluzione è fissa a 480p. Questo limite dipende naturalmente anche dall'hardware: senza una GPU di supporto l'Atom di questo portatile non può fare molto di più, anche con altri sistemi operativi.

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In ogni caso, se avete usato Chrome per navigare, con Chrome OS vi troverete a vostro agio sin dal primo momento. Le differenze rispetto a un computer tradizionale emergono quando si cerca di fare qualcosa "fuori" dal browser. Un concetto del tutto assente in Chrome OS.

Questo sistema operativo mette in pratica la frase "il browser è il computer", che Eric Schmidt pronunciò un paio d'anni fa (durante la presentazione di Google Wave: Google I/O, secondo giorno sulle onde).

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Quindi non c'è nulla che non sia all'interno del browser, comprese le impostazioni di sistema. Dal browser/sistema operativo potete rivedere le impostazioni di rete, la sensibilità del touchpad e tutte le altre voci. Le possibilità di personalizzazione sono essenziali e limitate tuttavia: per esempio non potete impostare un tempo predefinito per l'attivazione della sospensione o per lo spegnimento del monitor.

A proposito di monitor, vale la pena segnalare che il Cr-48 è dotato di un sensore per la luminosità ambientale, che regola automaticamente quella dello schermo. La stessa funzione è gestita anche dalla webcam. Però non ci sono impostazioni per disabilitarla

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Non c'è un modo semplice per gestire i file presenti sul computer - almeno non ancora. Premendo Ctrl+o si arriva a un gestore di file essenziale; lo abbiamo usato per vedere le anteprime delle schermate incluse in questo articolo. La compatibilità con i dispositivi di archiviazione esterni è molto limitata, quindi non ci è stato possibile spostare le immagini su un pendrive. Per gestire il trasferimento abbiamo dovuto usare Gmail e Google Docs.

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Per Google la gestione dei file "fuori dalla nuvola" rappresenta una sfida, perché deve riuscirci senza snaturare Chrome OS. L'idea è di poter accedere a un qualsiasi computer Chrome OS, in qualsiasi momento, e avere a disposizione esattamente lo stesso computer. I file salvati localmente sono in contrasto con questa visione.

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