Recensione HP ZBook 15 G5, mobile workstation come si deve

Recensione e test del notebook HP Zbook G5, una mobile workstation costosa ma pronta a soddisfare ogni esigenza professionale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ci sono molti computer portatili in commercio, la maggior parte dei quali sono nella categoria cosidetta "consumer", cioè progettati per il consumatore privato. Spesso sono macchine usate anche per lavoro, ma in certi contesti c'è bisogno di quei computer chiamati "workstation". E a volte la workstation dev'essere un portatile, cioè una mobile workstation.

Una definizione che potrebbe far pensare a computer scandalosamente potenti, ma non è necessariamente vero. L'HP Zbook G5 di cui ci occupiamo oggi lo è senz'altro, ma a definire una mobile workstation sono altri dettagli: in particolare, una combinazione di hardware, software e assistenza progettata per la massima affidabilità. Vale a dire per un computer sui cui si possa contare in ogni momento, e che non metta a rischio la produttività perché qualcosa non funziona.

Con lo Zbook G5 HP ha effettivamente creato una mobile workstationall'altezza delle aspettative: solida, affidabile e potente. Un computer da inserire in un contesto aziendale dove ogni minuto conta, e indirizzato a clienti che sono disposti a pagarne il prezzo.

Design

Lo Zbook si mostra come un notebook dal design moderno ma non particolarmente ricercato. Tradisce la sua vocazione professionale con linee nette e precise, pur senza angoli pronunciati. Non è il più sottile dei notebook (37,6 x 26,4 x 2,6 cm) ma per essere un 15" professionale è piuttosto snello, soprattutto considerando il gran numero di porte che troviamo ai due lati. Il peso invece risulta abbondante, circa due chili e mezzo con qualche variazione in più o in meno secondo l'allestimento. A cui bisognerà aggiungere quello dell'alimentatore, che come vedremo non è il caso di lasciare a casa o in ufficio. Chiuso appare molto elegante, sia per la finitura grigia sia per il logo HP, che nella sua nuova veste è piuttosto bello.

Una volta aperto è chiaro che siamo davanti a un computer pensato per i contesti professionali. Lo si capisce dal pannello superiore per esempio, dove HP non si è sprecata a mettere una cornice ultrasottile preferendo un frame solido, con lo spazio necessario per i sensori a infrarossi usati per il riconoscimento facciale. Un sistema che potremmo definire un Microsoft Kinect in versione ultracompatta, e che garantisce un accesso biometrico veloce e sicuro. C'è anche una videocamera naturalmente, e una copertura mobile che possiamo usare per oscurarla. Una piccola misura di sicurezza che per alcuni potrebbe sembrare paranoia, ma molti altri la ritengono fondamentale e con questo computer non dovrete mettere del nastro adesivo.

Appena sotto lo schermo si fa notare la griglia degli altoparlanti, realizzata con un certo gusto estetico e impreziosita dal logo Bang & Olufsen. La tastiera, in layout US nel modello che abbiamo provato, è di quelle complete di tastierino numerico come ci si aspetta su un notebook di queste dimensioni. Si fanno notare subito due dettagli tipici dei portatili destinati al mondo enterprise: il trackpoint, tra le lettere G, H e B, e i tasti del touchpad posizionati sopra a quest'ultimo - in modo tale da risultare ergonomici anche per chi usa il trackpoint. Ci sono anche due piccoli supporti di gomma, che servono per evitare che il contatto con la tastiera danneggi in qualche modo lo schermo - cosa che in effetti può succedere.

Il poggiapolsi offre tutto lo spazio necessario per usare il notebook comodamente e senza attivare innavertitamente il touchpad. Il sensore per le impronte digitali è stato messo all'estrema destra; impossibile toccarlo per errore, e probabilmente non si servirà dopo aver impostato Windows Hello con il riconoscimento del volto.

Come accennato sopra, la dotazione di porte e connettori è notevole. A sinistra, troviamo una porta USB 3.1 (USB-1) e il lettore di smart-card - per esempio ci potete leggere la tessera sanitaria/codice fiscale in abbinamento a un software compatibile. Non è certo il tipo di periferica che si trova tutti i giorni, ed è un altro dettaglio che denota la specificità di questo computer portatile.

A destra abbiamo il connettore di alimentazione, purtroppo non in formato USB-C, poi una USB-C Thunderbolt, LAN, HDMI, USB-A, presa combo jack/cuffie e slot per scheda SIM - alcune versioni dell'HP ZBook sono dotate di modem LTE integrato.

Schermo e audio

Nella versione che abbiamo provato l'HP Zbook G5 ha un pannello da 15,6" con risoluzione UltraHD (3840 x 2160 pixel). Un pannello dai colori abbastanza ben bilanciati e una luminosità massima molto alta - 600 nit dichiarati. Questa caratteristica, insieme all'eccellente trattamento antiriflesso, rende questo schermo ben visibile anche in condizioni di luce svantaggiose. In altre parole, se vi troverete a lavorare all'esterno o vicino a una finestra, non dovreste avere alcun problema.

Il coperchio ha un grande raggio di apertura, fino a circa 140 gradi, un altro dettaglio che rende questo computer particolarmente versatile. In aeroporto o sul sedile di un treno, dovreste sempre riuscire a trovare una posizione abbastanza comoda per continuare a lavorare.

Quanto all'audio, il marchio Bang&Olufsen purtroppo non si riflette in una qualità particolarmente alta. Il suono prodotto dagli altoparlanti è metallico, e la mancanza di bassi lo rende vuoto. Tuttavia il software B&O integrato è di aiuto, e grazie all'equalizzatore si può ottenere qualcosa di meglio nella visione di video e nell'ascolto di musica. Su un computer dove installare programmi di terze parti potrebbe essere un problema (per via delle politiche aziendali), avere questo strumento già presente è quantomeno interessante.

Trattandosi di una workstation, in ogni caso, il sistema audio è importante soprattutto, quasi esclusivamente per la videoconferenza, e da questo punto di vista l'HP Zbook G5 è impeccabile: l'interlocutore vi sentirà sempre in modo perfetto, grazie a anche a un sistema aggiuntivo per la soppressione del rumore piuttosto sofisticato: potete ad esempio decidere se far passare solo la vostra voce o anche le altre, nel caso siate in conferenza con un gruppo. Anche su questo aspetto, la vocazione professionale di questo computer emerge con prepotenza.

Prestazioni

All'interno di questo HP ZBook troviamo un processore Intel Core i7 8650U, dotato di 4 core fisici e otto thread, con frequenza base di 1,9 GHz e frequenza massima in Turbo Boost fino a 4,2 GHz (Single core). HP non ha modificato il TDP di riferimento, pari a 15 watt. È il migliore processore sul mercato per questo tipo di notebook, e lo ritroviamo per esempio sul Microsoft Surface Book 2, anche se in effetti non c'è molta differenza rispetto al più diffuso 8550U, rispetto al quale vanta solo frequenze leggermente più alte.

E c'è anche la scheda grafica dedicata Radeon WX3100, una scheda grafica professionale basata sulla RX 540 e sull'architettura Polaris; ufficialmente siamo davanti alla versione mobile di una Radeon Pro, con tutti gli inevitabili "se" e "ma" del caso. Il tutto è coadiuvato da ben 32 gigabyte di RAM (16+16, ma gli slot sono quattro in totale), oltre ai 2 GB GDDR5 dedicati all'elaborazione video. L'archiviazione è affidata a un veloce SSD PCIe NVME da 500 GB.

Specifiche hardware di alto livello quindi, e usando questo computer si nota. Mai un rallentamento, mai un'incertezza, anche con le attività più impegnative lo Zbook risponde sempre nel migliore dei modi. Con le impostazioni di default, a dire il vero, il risparmio energetico tende a castrare un po' troppo la potenza di questo piccolo mostro - ma è un compromesso forse accettabile per avere una maggiore autonomia; e se così non fosse si possono sempre rivedere le impostazioni per andare a tavoletta anche a batteria. È un computer che dà soddisfazioni all'utente che pretende il massimo delle performance, senza sacrificare nulla in cambio.

Guardando ai benchmark, i numeri confermano quanto sopra. I test con PCMark mostrano come questo HP Zebook riesca a staccare i concorrenti con un distacco notevole, dovuto quasi certamente alla RAM abbondante. In test più legati al solo processore (7zip, Cinebench, Blender) i risultati invece sono più vicini, a volte sovrapponibili a quelli dell'Intel Core i7-8550U. Come abbiamo suggerito sopra, qualche MHz in più può aiutare ma non fa miracoli. In ogni caso, lo ricordiamo ancora, non sono i benchmark a fare la differenza tra computer ordinario e workstation professionale.

Le prestazioni grafiche, da imputare alla Radeon WX3100, risultano invece un po' sottotono rispetto a notebook come il Matebook X Pro(Nvidia MX 150) o al Surface Book 2 (Nvidia GTX 1050), ma comunque migliori rispetto a quelle di Asus Zenbook S (Intel UHD Graphics, qui la recensione).

Il nome Radeon potrebbe comunque far pensare a un computer adatto ai videogiochi, ma ci sono almeno due fattori che depongono contro questa ipotesi: la scheda grafica non è comunque molto potente e, ancora più importante, si tratta di un progetto di derivazione "pro", ottimizzato quindi per l'affidabilità più che per le alte prestazioni. E infatti nella migliore delle ipotesi si gioca a 720p - abbiamo provato con Rise of The Tomb RaiderShadow of Mordor e Ashes of The Singularity: Escalation.

Il fatto che i videogiochi non girino al massimo su questo computer in ogni caso non deve trarre in inganno. HP ha realizzato una macchina pensando a contesti professionali, privilegiando prestazioni e sopratutto stabilità (e assistenza); considerando ciò la scelta della WX3100 è più che giustificata, a maggior ragione alla luce del fatto che è perfettamente in grado di svolgere le attività che le potreste chiedere. E se proprio vi troverete in albergo senza niente da fare (improbabile) potrete sempre avviare il vostro gioco preferito e passarci un paio d'ore.

Tastiera e touchpad

Come tutti i notebook da 15 pollici, e come ci si aspetta da una "mobile workstation", l'HP Zbook G5 offre una tastiera completa di tastierino numerico. Abbiamo un design a isola, con retroilluminazione regolabile su tre livelli (spento, intenso, lieve). HP ha inserito, in alto, pulsanti configurabili per le chiamate e videoconferenze, e per farlo ah spostato altri comandi altrove; ad esempio per fare una schermata si usa la combinazione Fn+Shift Destro.

Si tratta sicuramente di una buona tastiera. La corsa è un po' più lunga di quanto avremmo voluto ma grazie a una risposta pressoché perfetta (rigida ma non troppo), l'esperienza d'uso è assolutamente positiva. La distanza tra i tasti è adeguata, ma il design piatto fa sì che, ogni tanto, si prema un tasto di troppo. È sicuramente una cosa a cui ci si abitua con il tempo, ma dopo circa dieci giorni di utilizzo continuo a me capita ancora - il che è quantomeno insolito. In ogni caso su queto HP Zbook G5 troviamo una tastiera eccellente, a maggior ragione per il trattamento impermeabile: se ci si rovescia sopra dell'acqua o una bibita, non dovrete preoccuparvi.

Quanto al dispositivo di puntamento, il touchpad funziona in modo egregio. Le grandi dimensioni permettono di usare le gesture senza problemi, e c'è tutta la precisione di cui potreste aver bisogno. Tasto destro e sinistro sono superflui, quindi ha fatto bene HP a posizionarli sopra. Qui saranno utili a chi vorrà usare il trackpoint: un dispositivo che oggigiorno suona un po' vintage ma che sicuramente ha ancora i suoi vantaggi, primo fra tutti il fatto che lo si può usare senza spostare le mani dalla tastiera. E il fatto che non è possibile attivarlo per errore mentre si scrive - ma da questo punto di vista bisogna ricordare che con i moderni touchpad questo problema è stato risolto da tempo.

Abbiamo quindi una tastiera di ottimo livello, anche se non proprio eccellente, e un fantastico doppio dispositivo di puntamento.

Autonomia

La durata della batteria è forse il punto dolente di questo computer. Con una capacità di 55,28 Wh, nei nostri test si è dimostrata capace di farci lavorare per circa tre ore nel migliore dei casi. Non è male per un notebook da 15 pollici, e con l'HP Zbook dovreste poter contare su una discreta mobilità: ciò significa che potrete tirarlo fuori in aeroporto e lavorare mentre aspettate al gate o durante il volo, ma solo se si tratta di un trasferimento breve.

Facendo attenzione a spegnere il Wi-Fi, ridurre la luminosità e impostare Windows su Basso Consumo si può senz'altro tirare fuori qualche minuto in più, forse anche un'ora. Non male, sì, ma avremmo senz'altro gradito una manciata di minuti in più.

Software

L'HP Zbook viene fornito con Windows 10 in versione Pro, come ci si aspetta da una macchina di classe enterprise. Allo stesso modo, HP ha aggiunto a questo computer tutta una serie di software sviluppati per facilitare la vita del professionista in movimento.

A cominciare dal pacchetto di software per la sicurezza, che gestiscono ogni aspetto dal BIOS a Windows. Si tratta di strumenti che in genere interessano più al reparto IT di un'azienda più che alla persona a cui la macchina è effettivamente destinata. È tuttavia importante sottolineare la loro presenza proprio perché rendono più semplice la gestione del computer, e più sicuri i dati al suo interno. A parte questo specifico pacchetto e la solita versione in prova di Microsoft Office, non ci sono applicazioni aggiuntive installate sullo Zbook, il che è senz'altro un'ottima notizia.

Conclusioni

È difficile trovare un difetto in questo HP Zbook G5, ma volendo proprio spaccare il capello in due si possono senz'altro citare l'autonomia non ideale e la ventola un po' troppo rumorosa - ma si attiverà più o meno spesso in relazione a ciò che si sta facendo. Due dettagli che non compromettono minimamente la qualità generale di questo portatile, che è altissima.

D'altra parte non ci si può attendere niente di meno dell'eccellenza da un notebook che costa più o meno 3000 euro. Sì, avete letto bene, per questo computer da 15 pollici professionale ci vogliono 3.081 euro. E non è nemmeno la versione più costosa, perché quel primato è riservato al modello con Intel Xeon e Nvidia Quadro P2000. L'allestimento meno costoso, invece, costa poco meno di 2.000 euro.

Agli occhi di un consumatore "qualsiasi" potrebbero sembrare prezzi spropositati, ma non è così. Un po' per l'indiscutibile qualità del prodotto - difficile trovare un notebook migliore in circolazione - e un po' perché la dicitura "workstation professionale" non è usata a casaccio. Assemblaggio e software sono realizzati con la massima cura per garantire stabilità e affidabilità (da qui la scelta di schede video WX e Quadro), ed è abbinato un servizio di assistenza di prima qualità.

Inoltre in questi casi il prezzo di listino è per lo più un'indicazione. HP, come anche Lenovo o Dell, non vende questi computer singolarmente. Vengono venduti in pacchetti che ne includono diverse decine, a volte centinaia, e il prezzo viene stabilito ogni volta tramite una trattativa con il cliente. Di certo non si scende del 50%, ma è anche poco probabile che si paghi il prezzo ufficiale.

Detto questo, l'HP Zbook G5 è una workstation mobile ineccepibile: costruita con maestria e con materiali di prima qualità, potente, piacevole da usare, resistente e con funzioni di sicurezza che la rendono adatta anche alle esigenze più elevate. Una macchina di cui difficilmente ci si potrebbe pentire.