Recensione Huawei Matebook D15 (2020)

Il Matebook D15 (2020) è un ottimo portatile basato su AMD Ryzen, ma i concorrenti offrono di più per alcuni aspetti

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Matebook D15 (2020) è un notebook da 15,6” erede di un modello che ebbe un successo più che discreto, un paio di anni fa. Era un aggiornamento molto atteso, anche perché è uno tra i notebook che montano i nuovi processori AMD Ryzen. In particolare, monta l’AMD Ryzen 5 3500U, abbinato a 8GB di RAM.

Design, materiali, connettività

Per quanto la piattaforma hardware sia interessante, partiamo come di consueto dall’esterno. Il Matebook D15 (2020) si presenta piuttosto bene da questo punto di vista. Merito del design unibody in alluminio, un dettaglio per niente scontato in questa fascia di prezzo.

Nell’insieme è piuttosto bello e soprattutto risulta molto solido, il che è importante per un computer che con ogni probabilità sarà tra i preferiti dagli studenti; sembra in grado di affrontare senza problemi l’andirivieni quotidiano tra mezzi di trasporto e aule.

A parte la scelta del materiale, il design non è particolarmente ricercato. Intorno allo schermo ci sono cornici di plastica nera piuttosto evidenti, e lo stesso materiale ricopre anche la cerniera. Quest’ultima è davvero molto stabile e, una volta posizionato, lo schermo resterà sempre al proprio posto, a garantire un’ergonomia molto buona.

Non è un notebook particolarmente compatto, ma tutto sommato per essere un 15,6” risulta abbastanza comodo da maneggiare e trasportare. Infilato nello zaino, con un peso pari a 1,53 Kg, non si farà sentire più di tanto.

A proposito di ingombro, Huawei ha posizionato la webcam sotto al tasto F6: basta premerlo per farla uscire e avviare una videochiamata. Comodo, e in effetti la cornice superiore dello schermo è quella più sottile, ma comunque non sottilissima. Peccato però che l’inquadratura ottenuta sia solo accettabile.

Se dovete portarvi dietro anche l’alimentatore, il peso aggiuntivo è contenuto ma il cavo è piuttosto corto. A meno di trovare una presa molto vicina, potrebbe risultare scomodo.

La dotazione è dignitosa: una porta USB-C, tre USB-A (una 3.0 a sinistra e due 2.0 a destra), HDMI e connettore jack combo (audio+mic). Non mancano ovviamente Wi-Fi e Bluetooth. Si aggiunge anche un lettore per impronte digitali integrato nel tasto di accensione, che garantisce un avvio tanto veloce quanto sicuro.

Nell’insieme il Matebook D15 (2020) è un bel notebook, realizzato con buoni materiali e apparentemente molto solido. È senza dubbio un notebook moderno, e almeno per alcuni aspetti superiore ad altri modelli dal prezzo simile.

Schermo e audio

Lo schermo da 15,6” di questo Matebook D15 (2020) è ordinario, senza infamia né gloria. La fedeltà cromatica è discreta, ma la luminosità massima supera i 250 nit e garantisce una perfetta visibilità nella maggior parte delle situazioni. Contribuisce anche la finitura opaca, che elimina i riflessi e rende lo schermo più leggibile. Lo scotto da pagare è che immagini e video risultano leggermente meno brillanti, ma ne vale senz’altro la pena.

Tutto sommato è piacevole anche se volete guardarci un film o una serie TV ogni tanto. I colori risultano un po’ sbiaditi, e se siete abituati a uno schermo HDR la differenza risulta abissale, ma tutto sommato per uno computer da 650 euro non possiamo chiedere di più.

I due altoparlanti da 2 watt ciascuno offrono una valida separazione stereo, ma anche se tecnicamente riescono a riprodurre frequenze tra i 140 e i 1.800 Hz, il suono risulta sempre piuttosto vuoto per la mancanza di bassi. Con i generi musicali più complessi (abbiamo provato con Cowboys from Hell dei Pantera) i suoni risultano un po’ impastati, ma se preferite brani più lineari (Mediterranean Sundance, De Lucia & Di Meola, Get Lucky, Daft Punk) il risultato è senz’altro più soddisfacente.

Il Matebook D15 (2020) ha anche un volume massimo più che adeguato, che dovrebbe bastarvi sia per ascoltare un po’ di musica mentre lavorate sia per guardare un video o per chiamare. I più esigenti, in ogni caso, preferiranno usare un paio di cuffie o di auricolari.

La vera carenza è il doppio microfono, posto sotto al touchpad. Una posizione infelice, perché l’interlocutore potrà sentirvi solo se siete precisamente davanti al notebook. Dovete parlare in due e non volete sedervi vicinissimi l’uno all’altro? Allora questo non è il computer che fa per voi.

Tastiera e touchpad

Tastiera e touchpad sono forse l’elemento più importante di un notebook. Perché potete avere un design fantastico e hardware potente, ma se gli strumenti di controllo sono fatti male finirete per odiare il portatile. Fortunatamente Huawei ha centrato in pieno il bersaglio, in entrambi i casi. Ma non è proprio un centro perfetto.

La tastiera è davvero ottima, tra le migliori che abbiamo mai provato, e non ha nulla da invidiare ai notebook che costano più del doppio. Tranne la retroilluminazione, che è colpevolmente assente. Nel 2020 un portatile con la tastiera non illuminata ci sembra fuori luogo; per quanto sia ovviamente possibile conviverci, è un dettaglio di cui sentiamo la mancanza.

Avrete però tasti dalla risposta precisa. La corsa è forse un po’ troppo lunga ma si scrive speditamente e senza errori, sin dal primo momento. E non c’è altro che possiamo chiedere a una tastiera; o quasi.

Gli studenti e chi lavora spesso su sui documenti infatti troveranno altre due gravi mancanze: non c’è il tastierino numerico virtuale, né tantomeno i tasti per muoversi rapidamente nella pagina (PgUP, PgDwn, Home e End). Ci sarebbe stato tutto lo spazio necessario per inserirli, ma Huawei ha preferito un design più pulito e tasti più grandi. La tastiera da un lato è più ergonomica, mentre dall’altro lascia un po’ (o parecchio, dipende dalle preferenze personali) a desiderare.

Per ragioni che ci sfuggono, il modello da 14” costa un po’ di più e ha la tastiera retroilluminata, oltre a un SSD più grande. Forse Huawei vuole dirci che chi sceglie un notebook più grande non ha bisogno di queste cose?

Il touchpad invece è positivo su tutta la linea: grande, reattivo e preciso, è il tipo di interfaccia uomo-macchina che vorremmo su tutti i notebook del mondo. Perfetto in ogni aspetto, il touchpad del Matebook D15 (2020) supera il test con lode.

Prestazioni

Come abbiamo accennato il cuore di questo Matebook D15 (2020) è il processore AMD Ryzen 5300U. Basato sulla microarchitettura Zen+a 12 nanometri, ha una frequenza base pari a 2,1 Ghz e può spingersi fino a 3,7 GHz all’occorrenza. Con 4 core e 8 thread, offre qualcosa in più rispetto alle controparti Intel dal prezzo simile. La GPU integrata è una Radeon Vega 8 da 1,2 Ghz.

L’hardware è completato da 8GB di RAM e un SSD NVMe da 256 GB, che Huawei ha diviso in due partizioni. Nel caso la cosa non vi piacesse, come all’autore di questo articolo, potete usare le funzioni integrate in Windows per unire tutto in un’unica partizione principale senza compromettere i dati.

Tutto questo come si traduce in prestazioni reali? Piuttosto bene: il Matebook D15 (2020) riesce a fare tutto quello che si si aspetterebbe da un computer del genere. Navigazione, gestione di documenti, riproduzione multimediale. Non è esattamente il notebook più veloce del mondo, ma difficilmente avrete qualcosa di cui lamentarvi.

Per gli amanti dei numeri, ecco qualche benchmark

Geekbench 4 single core: 3705Geekbench 4 multi core: 11968Geekbench 4 OpenCL: 304693DMark Night Raid: 8913Time Spy: VRAM insufficientePCMark 10: 3608

Sono tutti valori nella media, che non ci dicono niente di particolarmente rilevante su questo Matebook D15 (2020).

Anzi, con la Radeon Vega 12 potreste persino avviare un videogioco ogni tanto, ma senza spingersi troppo con le impostazioni di qualità. Nella maggior parte dei casi, per avere una buona fluidità sarà preferibile limitarsi a 720p come risoluzione. Il che non è certo l’ideale, ma se dovete solo passare un po’ di tempo tra un impegno e l’altro andrà benissimo.

È un computer adatto a lunghe giornate di lavoro o di studio? Sì, senz’altro. Se dovete stare fuori a lungo e usare il computer per molte ore il nostro consiglio è di portarsi dietro il caricatore. Ma a parte questo dettaglio se la caverà egregiamente.

Batteria

La batteria da 42 Wh regala a questo notebook un’autonomia soddisfacente. Usandolo per lavorare, con la luminosità quasi al massimo per compensare la luce ambientale, si è spento dopo poco più di quattro ore nella giornata migliore. E in meno di quattro ore negli altri giorni.

Non è molto ma non è nemmeno malaccio, anche perché facendo un po’ di attenzione (magari con la luminosità dello schermo) si può probabilmente arrivare almeno a cinque ore. E in ogni caso parliamo di quattro ore di utilizzo continuo, mattinate di lavoro spezzate da un paio di breve pause, durante le quali lo schermo si è spento ma il notebook è rimasto attivo (impostazioni di risparmio energetico predefinite).

Potreste trovare dei test secondo cui, invece, il Matebook D arriva fino a otto ore e più. Non è necessariamente un errore: scegliendo con cura l’attività svolta o il test da eseguire, tale risultato è possibile. Ma non rispecchia l’uso reale di un notebook, e quindi non racconta tutta la storia.

Conclusioni

Per 650 euro, questo Matebook D15 (2020) si piazza in diretta concorrenza con altri prodotti simili e altrettanto validi. Rispetto ad essi offre una qualità costruttiva eccellente, il che potrebbe essere determinante per chi prevede di muoversi molto con il notebook nello zaino. Huawei ha deciso di non affrontare i concorrenti sul prezzo (non lo fa quasi mai nessuno, d’altra parte), cercando invece di proporre un notebook che costa più o meno quanto gli altri, ma offre alcune caratteristiche uniche: il corpo in alluminio, in particolare, e il software Huawei Share, ammesso e non concesso che abbiate uno smartphone Huawei per usarlo e che vi interessi farlo.

Detto questo, tra i prodotti concorrenti possiamo citare l'HP Pavilion con la stessa configurazione hardware, ma con tastierino numerico e la tastiera retroilluminata.  O l'Acer Swift 3, che è però un  un notebook da 14” dal design più compatto.

Vale la pena di scegliere il prodotto Huawei? Fermo restando che è un computer eccellente, i veri e principali difetti sono la mancanza della tastiera retroilluminata, una webcam superiore che offra un'inquadratura migliore e i tasti per scorrere tra i documenti. Se questi aspetti invece non vi interessano, allora Huawei Matebook D15 (2020) potrebbe essere il computer che fa per voi.