Prestazioni

Recensione – Test del GT70 2PE Dominator Pro, il notebook di MSI indirizzato ai videogiocatori, con il nuovo chip grafico Nvidia GeForce GTX 880M.

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a cura di Elena Re Garbagnati

voto2

Calore e autonomia

La dissipazione del calore è uno degli elementi critici per una gaming machine, perché da essa dipendono la stabilità del sistema e la potenza erogata. Le gaming machine infatti si distinguono dai comuni notebook "per l'intrattenimento" proprio per la gestione del calore.

In questo caso i componenti che producono maggior calore (CPU e GPU) si trovano nell'area che occupa l'angolo in alto a sinistra, fino a circa metà della tastiera sia in larghezza sia in altezza. Non a caso in questa zona durante i test abbiamo misurato una concentrazione di calore: 38 gradi al centro della tastiera, 40 gradi nella parte centrale superiore, 38,5 gradi a sinistra e 50 gradi nell'angolo in alto a sinistra. Il calore insomma si percepisce mentre lo si usa, e per capirne il motivo basta aprire il grande sportello sul fondo che protegge i componenti centrali.

Ci sono due voluminose piastre che raccolgono il calore dalla CPU e dal chip grafico e lo convogliano a una serie di heatpipe in rame, a loro volta direzionate verso una grossa ventola di dissipazione del calore con lamelle esposte verso le due griglie di aerazione che sfociano nell'angolo corrispondente.

Quando non si svolgono attività la ventola è abbastanza silenziosa, ma appena si avvia un gioco entra in funzione ed è decisamente rumorosa, anche senza bisogno di attivare la modalità Turbo dal pannello sopra alla tastiera: in questo caso diventa fastidiosa.

Abbiamo usato questo notebook anche nel nostro torneo H48 Tom's in occasione della manifestazione La Spezia Comics & Games, e non abbiamo mai verificato blocchi di sistema o surriscaldamenti, quindi la progettazione è se non altro efficace. L'unico problema - non indifferente - è che il calore sfocia in un'area della base in cui si mettono spesso le mani, e soprattutto il flusso di calore sul lato sinistro è decisamente importante sia per quantità sia per sostanza. Basti pensare che quando abbiamo visualizzato la schermata riepilogativa con i punteggi di Thief, dopo meno di mezzora di test, la sonda collocata sulla griglia di aerazione misurava 92,7 gradi centigradi con le ventole che "rullavano" fragorosamente: non ci si poteva avvicinare.

Molto meglio la soluzione di Asus, con i "bocchettoni" per il calore sul pannello retrostante, ossia ben lontani dalle mani, che oltre tutto espellono aria a una temperatura massima di 40 gradi: una differenza sostanziale.

Passiamo all'autonomia, che per un prodotto di questo tipo è assolutamente secondaria, e al massimo è funzionale per spostare il notebook da una stanza all'altra senza spegnerlo o per far fronte a un blackout.

CPU e grafica più potenti di quelli di ultima generazione hanno portato un'indiscussa ventata di potenza, a fronte di consumi un po' più ridotti: ecco che quindi in quasi tutte le prove di autonomia i tempi sono leggermente migliori di quelli registrati con i predecessori. Lo scarto però non è tale da fare la differenza: in ogni caso non sono portatili che garantiscono una buona autonomia.

 

 

 

 

voto5

Prestazioni generali

Riguardo ai benchmark approfittiamo per sottolineare che con questo prodotto inauguriamo la nuova suite di test. Al posto del vecchio gruppo di prove al cronometro ci baseremo maggiormente sui test sintetici: oltre a PC Mark 7, useremo infatti il PC Mark 8, Sandra 2013 e Crystal DiskMark, che permetteranno di valutare al meglio le prestazioni dei componenti più importanti e metteranno in risalto i sistemi con il sottosistema di archiviazione più veloce.

Per poter confrontare le prestazioni con quelle dei modelli precedenti faremo anche i test vecchi per un breve periodo. Quello che emerge dai test generici è che l'MSI GT70 2PE Dominator Pro è più veloce dei concorrenti provati finora. In PC Mark 7 lo scarto è evidente, così come nella maggior parte dei vecchi benchmark al cronometro.

 

 

 

 

 

 

 

 

voto4,5

Prestazioni grafiche

In questa sessione non abbiamo eseguito i giochi vecchi perché ormai troppo datati e al più insignificanti. L'unico termine di paragone è 3D Mark 11, che in virtù del nuovo chip grafico schizza molto più in alto dei valori medi precedenti.

 

 

 

 

 

 

Interpretare le prestazioni nei nuovi giochi comunque non è complesso: con un framerate quasi sempre superiore ai 60 FPS la giocabilità è garantita, considerato che abbiamo eseguito i giochi solo alla risoluzione nativa (Full HD) e con i dettagli al massimo.