Il test

Test del QNAP TS-470, un NAS dalle dimensioni ridotte ma dotato di hardware e software di tutto rispetto e una mole di funzioni impressionante.

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a cura di Tom's Hardware

Il test

Terminata la parte "istituzionale" dell'articolo veniamo al test vero e proprio. In qualità di "esperto" di storage, Tom's mi ha invitato a provare questo QNAP. In realtà mi occupo di storage basati su file system distribuiti piuttosto che prodotti del genere, ma son stato ben contento di testarlo nel mio ambiente casalingo. La varietà di possibilità di questo NAS è talmente ampia che non è stato possibile provare tutte le features. In più, non avendo disponibili dischi certificati ho optato per un test di usabilità. Ovvero: vediamo cosa posso combinare con questo piccolo "mostro". Le mie esigenze sono legate alla necessità di salvare i dati "famigliari" (foto e filmini vari) in modo sicuro; avere a disposizione film (cartoni animati principalmente) facilmente accessibili per placare le furie che imperversano per casa; salvare i disegni che faccio per tom's (fondamentale!); avere un centro per il download senza il bisogno di tenere il pc acceso costantemente; infine la possibilità di controllare da remoto tutte queste funzioni.

L'ambiente in cui ho immerso il QNAP è eterogeneo: il mio MAC per i disegni, windows vari e talvolta il portatile Linux dell'ufficio, nonché vari telefonini/tablet android.

Non è abbastanza?

Con i dischi a disposizione ho optato per una configurazione, diciamo, originale: 2 dischi da 1TB in RAID 1 per lo storage e 2 dischi da 500MB in RAID 0 (striping) per il volume di backup TimeMachine del mio MAC. La configurazione è veramente semplice, intuitiva, compreso l'upgrade del firmware del sistema. L'applicazione QNAP Qfinder da installare sul PC mi ha aiutato a individuare e fare il primissimo setup del sistema, rifinito poi attraverso l'interfaccia web raggiungibile da un qualsiasi browser.

La sicurezza dei dati è il punto fondamentale dal mio punto di vista, posso fare a meno di qualche bit/sec di performance ma non posso assolutamente pensare di perdere i miei dati. Per questo ho testato varie opzioni di crash su alcune configurazioni RAID. Prima però permettetemi alcune considerazioni: non esiste un hardware più sicuro degli altri. Può essere qualitativamente migliore ma ciò non lo esime da rotture. Quando progetta uno storage il primo pensiero deve essere: in caso di crash, il peggiore possibile (un gradino sotto il meteorite che centra il tuo storage in pieno!), i miei dati sono recuperabili? L'unica garanzia di reperibilità sui dati è la ridondanza. Più copie dello stesso file locali e remote (possibilmente distribuite in luoghi lontani). Quindi si comincia da una configurazione RAID adeguata e si valuta l'uso di un disco esterno dove salvare periodicamente i dati più importanti. Cosa che ho fatto agganciando all'USB 3 un disco esterno da 1TB. Ho testato 3 configurazioni: RAID1, RAID5 e RAID10 sottoponendo il NAS all'evento critico di perdita di un disco. Per i tre tipi di RAID testati nessun problema: il sistema sente il disco mancante e lo segnala. Si accorge del nuovo disco e automaticamente procede alla ricostruzione i cui tempi dipendono, evidentemente, dalla dimensione dei dischi e dal lavoro che il NAS sta facendo (durante la ricostruzione il NAS ha continuato a funzionare senza disservizi). Altro test critico è stato effettuato durante il boot del sistema. Sia nel caso di eliminazione del disco, sia aggiunta il sistema ha reagito bene, rallentando le operazioni di boot ma alla fine procedendo alla ricostruzione automatica a boot terminato.

E infine il crash definitivo: immaginando la rottura dell'hardware del sistema, come recuperare i dati? Ebbene il RAID di QNAP non è hardware (per fortuna) e i dati sono recuperabili a partire da un pc Linux. Per semplicità i test è stato fatto con la configurazione RAID1, rimuovendo uno dei dischi e montandolo tramite un USB cradle a un PC Linux. Pochi comandi: mdadm –examine –scan e mdmadm –assemble –scan -v et voilà ecco comparire i vari volumi con i dati da montare e recuperare.

Nella mia personale esperienza casalinga ho anche testato un crash non voluto. I recenti temporali hanno  fatto saltare la corrente per qualche secondo, tempo sufficiente a togliere linfa vitale ai miei apparati elettronici. Ebbene il QNAP si è arrabbiato molto e ha dovuto ricostruire il RAID, con successo.

Torniamo alla configurazione: una volta partito il sistema ho provveduto ad attivare i vari protocolli per il file sharing: CIFS, AFP e NFS, così da poter avere, su tutti i sistemi, i volumi di rete disponibili per copiare e spostare i dati.

Non essendo il solo fruitore dello storage ho definito gli utenti: operazione molto semplice da fare nella GUI del sistema. Essendo una installazione "casalinga" nessuna integrazione con domini esistenti. Una semplice configurazione degli utenti amministratori e non. E' possibile definire diritti di accesso sia a livello di condivisione, sia sulle singole cartelle contenute nelle condivisioni: ad esempio, avendo bimbi piccoli a casa, la cartella Cartoni della condivisione PUBLIC ha libero accesso per tutti ed accesso limitato per le altre cartelle. File Browser ci consente questa configurazione granulare con diritti di acesso/lettura/scrittura di ogni singola cartella. Ma siamo nel mondo Linux (il SO è un derivato di Debian) no? Si tratta di normale amministrazione!

Esistono vari strumenti di backup, ma ho testato solo TimeMachine la cui configurazione è filata via senza problemi: è necessario solo spuntare l'opzione di attivazione del serrvizio, impostare la passowrd et voilà, il MAC vede il volume disponibile e vi aggancia TimeMachine. Consigliabile una rete 1GB altrimenti i backup saranno lentissimi, il WIFI è sconsigliato. HO testato anche Qsync, interessante sistema di sincronizzazione in tempo reale (alla Dropbox per intenderci), basta installare una piccola applicazione sul proprio PC (tutti i sistemi supportati) e poi individuare la/le cartella/e da tenere sincronizzate in tempo reale sullo storage. Semplicemente funziona. 

Un punto di forza sono senza dubbio le applicazioni mobili: con il wifi attivo non c'è bisogno di accendere il PC per controllare il dispositivo, almeno per quanto riguarda le operazioni base, è sufficiente il telefonino e puoi, ad esempio: inserire il torrent in coda di download, accedere ai files (anche ascoltare musica o vedere un film), controllare XBMC senza bisogno del telecomando in dotazione e tante altre cosette interessanti.

Tra le numerose applicazioni installabili dall'APP CENTER ho testato il modulo Dropbox e Google Drive: tutto liscio a parte la fastidiosissima creazione di cartelle nascoste con le thumbnail dei files che poi si ripercuotono sui volumi remoti sia per Dropbox che per Gdrive. Parliamo di centro multimediale: l'apparato consente il collegamento con un sistema audio esterno (AV) e HDMI. Dunque ho collegato direttamente al televisore via HDMI non avendo una TV smart di ultima generazione (che supporta DNLA) e con l'app Qremote che gira sul mio telefonino Android ho 3 possibilità:

  • XBMC: centro multimedia per la casa, con possibilità di accedere a foto, musica e video. XBMC è un software open source completo, installabile su varie piattaforme, estremamente personalizzabile e flessibile. Supporta un infinità di formati audio, video e foto. Il sistema, periodicamente, fa uno scan dei vari volumi e cerca e indicizza i file multimediali che vengono così "agganciati" da XBMC senza bisogno di spostare e organizzare cartelle.
  • GESTIONE: si accede alla stessa interfaccia di manutenzione web per la gestione del dispositivo (cosa che si può fare anche con l'app Qmanager)
  • BROWSER: è possibile navigare in rete sulla TV (e quindi anche accedere a YouTube ad esempio) con il browser Google Chrome integrato e controllabile dal vostro Smartphone.

MULTIMEDIALITA': può essere collegato direttamente al televisore via HDMI se non si ha un televisore smart (che supporta DNLA) e con l'app QRemote è possibile utilizzarlo in 3 modalità:

  • XBMC: centro multimedia per la casa, con possibilità di accedere a foto, musica e video. XBMC è un software open source completo, installabile su varie piattaforme, estremamente personalizzabile e flessibile. Supporta un infinità di formati audio, video e foto. Il sistema, periodicamente, fa uno scan dei vari volumi e cerca e indicizza i file multimediali che vengono così "agganciati" da XBMC senza bisogno di spostare o organizzare cartelle. Il vostro smartphone diventa un controllo remoto dotato di mouse virtuale per gestire completamente il vostro Home Theatre in modo semplice. Abbiamo avuto qualche problema nella configurazione dell'audio per individuare la scelta corretta da operare nelle impostazioni di XBMC.

  • GESTIONE: si accede alla stessa interfaccia di manutenzione web per la gestione del dispositivo. Per la verità la gestione del dispositivo si può fare anche direttamente con Qmanager ma è limitata rispetto alla gui web.
  • BROWSER: è possibile navigare in rete sulla TV (e quindi anche accedere a YouTube ad esempio) con il browser Google Chrome integrato e controllabile dal vostro Smartphone.

Un aspetto interessante è la possibilità di chiedere a QNAP di convertire i files video in vari formati, adatti anche per dispositivi mobili. E' addirittura possibile attivare la transcodifica automatica di tutto ciò che viene depositato in una o più cartelle:

E per finire una funzionalità che ho amato molto: la possibilità di accedere da remoto al proprio dispositivo. Esistono due modalità: la prima che ti obbliga a configurare il router ed aprire porte verso il mondo esterno – cosa che peraltro che il sistema fa da solo se si possierde un router che supporta SNMP. Quest'opzione non mi piace molto anche se ha il vantaggio di dare la possibilità dialogare direttamente con l'apparato e fare, ad esempio streaming remoto. Con l'ultima versione del SO invece è stata rilasciate

una applicazione installabile dall'APP CENTER: QPKG che consente di raggiungere il proprio QNAP passando dal servizio "myQnapCloud". In pratica, previa registrazione al sito www.myqnapcloud.com, è possibile "agganciare" il proprio QNAP al profilo. Così, in modo sicuro, senza scardinare il proprio router è possibile accedere, con una interfaccia semplificata, alle cartelle condivise, oppure direttamente alla web gui.