La morte prematura

Fu progettata, realizzata e anche provata da alcune testate ma non arrivò mai sugli scaffali: ecco la storia di un grande amore mai sbocciato.

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a cura di Tom's Hardware

3Dfx Interactive produsse circa 1.000 esemplari della Voodoo 5 6000 suddivisi in 5 step evolutivi ognuno dei quali teso a risolvere i problemi emersi dai test. Fra questi possiamo annoverare la morte prematura dei chip grafici dovuta a difetti vari, la sostituzione del chip bridge prodotto da Intel con uno prodotto da HiNT, il surriscaldamento dei chip con frequenze da 183MHz a salire, ecc.

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Delle mille Voodoo 5 6000 distribuite per i test, la maggior parte appartiene alla quarta generazione e furono prodotte fra l'11 e il 17 settembre del 2000. La quinta e definitiva versione vide la luce nella seconda decade di dicembre del 2000 ma la produzione fu interrotta quando erano stati prodotti meno di 10 esemplari.

La complessità della Voodoo 5 6000 era tale che 3Dfx Interactive avrebbe dovuto venderla a circa 600 dollari solo per riuscire a coprire i costi, un'enormità rispetto alla media del tempo. Inoltre, se è pur vero che a livello di potenza la Voodoo 5 6000 batteva le portabandiera di ATI e Nvidia, è altrettanto vero che alcuni bug non vennero mai risolti e, rispetto alle concorrenti, necessitava di alimentazione ausiliaria, scaldava parecchio e costava di più.

Aggiungiamoci che le proposte di ATI e Nvidia supportavano in modo più completo le API che si stavano affermando come standard del mercato, le Direct3D di Microsoft, e si ha un quadro abbastanza preciso delle ragioni per cui, se ci ricordiamo della Voodoo 5 6000, è proprio perché non divenne un prodotto di massa.

voodoo 5 6000 05

Anche a fronte di questi problemi la Voodoo 5 6000 avrebbe sicuramente riscosso un certo interesse sul mercato, tuttavia 3Dfx Interactive navigava da tempo in acque agitate dal punto di vista finanziario e la scellerata acquisizione di GigaPixel, avvenuta all'inizio del 2000, per 186 milioni di dollari non fece che peggiorare la situazione.

Verso la fine del 2000 i creditori dell'azienda chiesero il fallimento di 3Dfx ed il management reputò che la scelta migliore fosse vendere l'azienda al miglior offerente. L'offerta vincente arrivò da Nvidia che non vedeva l'ora di mettere le mani sulle tantissime proprietà intellettuali (ricordate la tecnologia Scan-Line Interleaving, per gli amici SLI?) ma anche ATI ne beneficiò perché la tecnologia CrossFire fu sviluppata da ex dipendenti di 3Dfx Interactive.

Con l'acquisto dell'azienda da parte di Nvidia furono cancellati tutti i progetti in corso e futuri, ivi compresa la Voodoo 5 6000 che, però, ha conservato un posto nel cuore di molti appassionati nonostante spesso si sia trattato solo di un amore platonico.