RIAA: filtriamo tutto per sconfiggere la pirateria

L'industria musicale vorrebbe mettere i filtri su modem, software e ISP.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La RIAA (Recording Industry Association of America) vorrebbe giocare la carta dei filtri elettronici e degli spyware per contrastare la pirateria. La rinnovata strategia che molte associazioni hanno già bollato come aberrante è stata accennata dallo stesso presidente dell'associazione Cary Sherman.

"Pensiamo di aver bisogno di un po' di aiuto per risolvere il problema. L'utilizzo dei filtri online è uno di questi. Non è perfetto ma funziona e porta molti vantaggi", ha dichiarato Sherman durante la conferenza State of the Net. A suo parere questo genere di software potrebbero essere settati per filtrare solo contenuti protetti denunciati dai rispettivi detentori dei diritti; il tutto in modalità automatica e anonima.

Come tutti ben sanno i filtri possono essere aggirati con tecniche di crittazione, ma Sherman pare avere una ricetta anche per questo fronte: i filtri potrebbero essere integrati direttamente nelle applicazioni o nei pc per prevenire la tratta di file protetti.

"Se vuoi ascoltarlo hai bisogno di decrittarlo, quindi interviene il filtro", ha spiegato l'esponente della RIAA. Insomma, le maglie informatiche potrebbero essere estese ai modem, alle applicazioni e anche a livello degli ISP.