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a cura di Dario D'Elia

Verrebbe proprio da dire “tanto rumore per nulla”. Il golosissimo hacking attuato su Xbox 360, da The Specialist, non si diffonderà a macchia d’olio non solo per questioni di legalità, ma anche perché si sarebbe dimostrato estremamente rischioso. Certamente un luddista – che non è un appassionato di attività ludiche ma un casseur di macchine industriali – potrebbe trovare la sfida quanto mai interessante. La verità è che, a detta degli stessi hacker, le operazioni di “lavorazione” sull’hardware possono portare la distruzione della mainboard.

Questo hack è pubblicamente inusabile attualmente. Il flash chip deve essere rimosso dalla scheda, inserito in un dispositivo di programmazione esterno e poi rimontato. Se uno non sa esattamente cosa sta facendo può facilmente distruggere il tutto”, ha confermato Robinsod, uno dei brillanti smanettoni.  

Microsoft ha confermato che il core security system non è stato violato, ma che il protocollo di autenticazione presente tra il lettore e la console possa essere attaccato, permettendo l'esecuzione di copie illegali dei giochi. “La complessità del software utilizzato da Microsoft sembrerebbe essere in grado di inficiare ogni tipo di intervento. Comunque vorrei ribadire che quello che abbiamo fatto ha già pienamente soddisfatto le nostre intenzioni. Tutte le informazioni al riguardo sono disponibili”, ha aggiunto Robinsod.

I tecnici di Microsoft, inoltre, hanno pubblicato sul loro blog, “Gamerscoreblog”, l’intenzione dell’azienda di implementare il software di protezione del DVD drive firmware – l’unico fianco attualmente scoperto.