Oltre 83000 punti ad AnTuTu (per la precisione 83744 punti): un vero record per il futuro SoC Qualcomm Snapdragon 820 che entro il primo trimestre del 2016 dovrebbe sostituire finalmente il vituperato 810.
Il punteggio è stato fatto segnare dal dispositivo, non sappiamo se smartphone o tablet, Green Orange X1 Pro che, oltre al SoC, è anche dotato di 4 GB di RAM e di un display Full HD. Quest'ultimo dettaglio ha sollevato qualche dubbio sull'effettiva bontà del punteggio, elevatissimo ma ottenuto con una risoluzione che sicuramente ha facilitato il lavoro della GPU. C'è però anche da dire che, trattandosi di un modello non ancora annunciato, questo aspetto sia stato bilanciato da un'ottimizzazione software assai scarsa.
Intanto Qualcomm è tornata a diffondere qualche dettaglio tecnico su questo nuovo System on a Chip su cui ripone molte speranze.
Come sappiamo la nuova architettura proprietaria Kryo realizzata con processo produttivo FinFET a 14 nm dovrebbe offrire prestazioni doppie rispetto a quelle dei core ARM based a 64 bit impiegati nello Snapdragon 810, consumando al contempo due volte di meno, mentre la GPU Adreno 530 dovrebbe essere il 40% più veloce dell'attuale Adreno 430.
Nell'ultimo documento ufficiale però il chipmaker californiano si è intrattenuto su un altro aspetto, spiegandoci che lo Snapdragon 820 rappresenta un deciso passo avanti nella direzione delle architetture eterogenee: CPU e GPU infatti saranno molto più strettamente integrate di prima non solo tra loro ma anche con DSP ed ISP, in modo da consentire così uno smistamento più efficace dei thread, che saranno indirizzati di volta in volta all'uno o all'altro componente a seconda delle caratteristiche di entrambi, ottimizzando così drasticamente il flusso di lavoro.
Il tutto sarà gestito dal Qualcomm Symphony System Manager, che si occuperà appunto di coordinare l'intero SoC, non solo la CPU e la GPU, ripartendo i compiti di ciascun componente.
Non dimentichiamoci infine che lo Snapdragon 820 sarà anche capace di garantire una sicurezza e una protezione molto più elevate grazie alla tecnologia euristica Snapdragon Smart Protect, basata sulla tecnologia di computing cognitivo Qualcomm Zeroth che, mimando la struttura cellulare del cervello, è capace di imparare in tempo reale e di riconoscere i virus ancora senza definizione, analizzandone il comportamento.