La stampa 3D di silicone rappresenta da sempre una sfida tecnica che richiede macchinari specializzati, progettati appositamente per gestire paste dense e materiali viscosi. Questa limitazione ha finora relegato tale tecnologia a un segmento di mercato ristretto e costoso, lontano dalle possibilità degli utenti domestici o dei piccoli laboratori. Ma una collaborazione inaspettata tra Prusa Research e Filament2 potrebbe stravolgere completamente questo scenario, portando il silicone stampabile su stampanti 3D convenzionali.
L'annuncio è arrivato durante il Prusa Day della scorsa settimana, dove le due aziende hanno presentato il risultato di una partnership finora rimasta sotto traccia. Filament2 aveva già fatto parlare di sé alla fiera Formnext dell'anno precedente, quando aveva svelato un innovativo sistema di erogazione per paste dense e liquidi che simula il funzionamento del filamento tradizionale. Dopo mesi di silenzio, l'azienda è tornata alla ribalta con una soluzione concreta: una testina di stampa dedicata per la Prusa XL capace di lavorare un filamento di silicone bicomponente.
La vera innovazione non risiede solo nella possibilità di stampare silicone su una macchina casalinga, quanto piuttosto nella capacità di integrare questo materiale all'interno di stampe composite. La Prusa XL è infatti una stampante dotata di sistema di cambio testina automatico, caratteristica che permette di utilizzare fino a cinque diverse testine in una singola sessione di lavoro. Questo significa poter combinare nella stessa stampa parti rigide in plastica tradizionale con componenti in silicone estremamente morbido ed elastico, o persino miscelare diverse formulazioni di paste e siliconi tra loro.
Durante la dimostrazione dal vivo all'evento, i tecnici hanno mostrato il processo di stampa del silicone strato dopo strato, con modalità analoghe a quelle della deposizione di filamento standard. Il materiale utilizzato negli esempi era il Polytek FS-20, un silicone bicomponente con durezza Shore A20, ma tutto lascia intendere che altre formulazioni saranno compatibili con il sistema. La morbidezza estrema del materiale era evidente nei campioni stampati, che apparivano soffici e facilmente deformabili al tatto.
La tecnologia sviluppata da Filament2 risolve il problema fondamentale che ha sempre impedito l'uso di paste viscose sulle stampanti consumer: il sistema di erogazione. Invece di richiedere costosi estrusori pneumatici o a pistone, il loro meccanismo permette di utilizzare l'infrastruttura esistente delle stampanti a filamento, aprendo di fatto un mercato completamente nuovo senza richiedere investimenti proibitivi in attrezzature dedicate.
Nonostante l'entusiasmo generato dalla presentazione, rimangono ancora alcuni aspetti da perfezionare prima del lancio commerciale. Durante l'evento è emerso in particolare il problema dello smaltimento dei rivestimenti del "filamento" che contiene il silicone, materiale che non viene integrato nel processo di stampa e deve quindi essere gestito separatamente. Si tratta di una questione pratica non trascurabile per chi dovesse utilizzare il sistema in modo intensivo.
La testina dedicata e i materiali compatibili saranno disponibili nel corso del 2026 attraverso lo store online di Prusa. Maggiori dettagli tecnici e specifiche saranno rivelati alla fiera Formnext di novembre, dove la collaborazione tra Filament2 e Prusa Research sarà protagonista presso lo stand del produttore ceco.